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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1832, pagine 271
» di fnWi frano tanti ladri ed assassini x>. ( Murai, ad an. i5a8. ). Dall' ulr tertor»' Aprtizio passarono i conquista loti al eittvioru r dopo aver giltato un ponte di legni sulla Pescarti . Presero. Lancia&o , ove gli Antoniani poterono saziarsi di vendette contro gli-emUli nj , Chicli , . Popoli e Solmona . Quivi dai Capi dell' esorcito si 'tenne fondiglio . Alcuni , fi-ai quali Camillo Orsini Coinandaritc dei Veneziani , ausiliaij de' Francesi, opinarono die si avesse a marciare a dirittura' sopra Najioli , sprovveduta di presidio : altri furono di avviso elio si pigliasse il cammino di Puglia , paese abbondante per nutrire qudhi numerosa armata, anebe perchè l'inverno non era passato abbastanza per sormontare- senza disagio , colle artiglierie , gli Appenini . Al parere de' scrotali essendosi uniformato il Lautrcch , penetrò , per la via lungo F Adriatico ,i in Puglia , della maggior parte di cui s' impadronì , quantunque fino dai is. Marzo presso Troja cominciato avesse a tener di fronte l'esercito Imperiale. Conoscendosi questo inferiore di forze, si ritirò sotto le mura di Gaeta e di Ntì,>ali : alla cui volta marciando i Francesi , occuparono Capita , A versa , Nola, ed Accrra , accampandosi, in fine in faccia alla1 Capitale sul cadere di Aprile!.-
• '-Il tratto dot Regno lino allora sottomesso riconosceva intanto la sovranità del He di Francia , come costa da una protesta latta da Sir Pier Giovanni Delfico , e Sir Leonello -Mischiai , in nome del Capitolo Aprutino , avanti Silvio Barimonte di Ascoli ,magmfice Civitatis Terami hqnorando Capitanio , ai' 17. Api ile »5a8. hvlictione primA , legnante Cliristianissi-rno Rege ( Ardi. Gap. n. 19. )-. Fecero essi provare che la valuta del gniuo , dalla metta del precedente mese di Marzo era salita a sessanta carlini ]*er tomolo, e che tale ma 11 tene vasi nei mercati della Città, ed in Monticello; alla quale villa appartenevano due morosi debitori di certa quantità di grano al Capitolo , contro i quali venne là protesta indrizzata. JE come potevano i grani abbassare di prezzo, se nel primo giorno dello stesso mese di Aprile era caduta nha grngnuola di tale grossezza ed in tale copia nel territorio di Teramo , che devastò adatto i seminati , c nocque tanto alle viti che nemmeno nell'anno seguente- produssero uve? ( Muz. di. di v. lez. gi. 3. ). Quanti avvisi del Cielo nel breve spazio ili tre anni! Felici i peccatori, che ne profittarono : disgraziato chi si rimase indurito ed ostinato!
Il fiero' Spagnuolo Ugo di Moncada , subentrato nel Viceregno al valoroso e moderalo Lanoja'( delònto in Aversa nel Maggio del 1027. ) noa andava entro Napoli-di accordo con Filiberto di Chalon Principe di Oranges , preteifclertdo Ambedue il supremo comando : il Moncada per la qualità di Capitan Generale del Regno , annessa al grado di Viceré ; 1' Oranges rome sostituito'dall'Imperatore al Duca eli Borbone nella, carica di Generale in capo dell' armala . La gara non finì che nel giorno., in cui D. Ugo restò ucciso nel Golfo ili Salerno , in infelice sortita per mare contro la fiotta di Filippino Doria *. dal quale dì 1'Oranges assunse anche le funzioni di Vi-. cerò . Tali incidenti -, 1' arrivo di ventidue galee Veneziane in rinforzo del blocco marittimo , 1' epidemia e la penuria , che più delle nemiche artiglierie bersagliavano Napoli, diedero speranza grande ai Francesi di terminare fra poco tempo 1' impresa . Aveano però essi commesso un errore nel tagliare gli acquedotti di Poggioreale , onde torre agli assediati il mezzo di macinare ; perditi 1' acqua stagnando in quei contorni corruppe 1' aria , ed aumentò le nialattie contagiose , che già correvano nel campo , per esservi