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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Furono dati in pegno agli Ebrei dimoranti in Cantano ( * ) ed in Ancarano , c ad una vedova Teramana , mutuanti con usura . Nello spazio però di tre o quattro anni il Comune pagò puntualmente a ciascuna Chiesa il prezzo de' primi , riscosse e restituì gli altri. Non contento il Riccanali di avere accresciuto fino a cinque il numero delle compagnie , per le quali si era cercato 1' alloggio ; tacque i fastidiosi ed umilianti effetti dell' imprudente negativa * anzi espressamente scrisse clic altro danno non ne derivò fuor che 1' alloggio : quasi clic gli Storici non sieno strettamente obbligati a riferir tutto spassionatamente c con candidezza . Le carte che ci rimangono com-pruovano lo schietto racconto del Muzj . Si è conservato nel pubblico archivio un Lstrumento di Not. Iracinto , de' ly. Settembre i53o. , col quale il Ponz fece quietanza a Bucciarello di Battista , Sindaco della Città , di mille cento novantuno ducali ( il N. A. credè forse una pedanterìa il non rotondale il numero ) : qui denarii fiicrunt soluti militibus Cesaree Regia Majestatis . Neil' Inventario delle suppellettili della Cattedrale ( Ar. Cap. n. 48. ) trovasi la seguente memoria;» A dì i3. Aprile i53o. Robbe che » la Communità de Teramo leva dalla Ecclesia de S. Maria delle già tic per » manutenere la Cita de Teramo per la Cesarea Maestà , et levarla dalla » mano de quilli cercano sacchigiarla et vituperarla , et sono prout infra . » Iu primis un Licenzerò etc. Robbe et argentarla de la majore Ecclesia » Aprutina . Li primis uno ])aslorale di argento , peso lib. io. on. 3. Ite ni » uno calice grande etc. » Dal che si rileva che D. Sauccs non cessava dal minacciare il sacco , quando dentro il mese non si pagasse la pattuita taglia. Nello stesso archivio ( il. 66. ) esiste un' istanza dell' Università , presentala iu Teramo alla Regia Udienza Aprutina , ai i5. Gennaio i53a. , in cui si espose : che » in la obsidione del magnifico D. Sante de Alarcon Capitano » de Infanteria Spaglinola contra la predelta Cità , ad evitare sacello , vittu-» peno , et scandalo , tutto el popolo Teramano , inchiudendo etiam Preti » scculari , se conquise ad un certo taglione de commune bona volontà . Et » cusì fu pagato , et alcuni Preti non forno exacti, con speranza de esigerla » poi . Al presente refutano de pagare ad quello che se coutcntorno per » evitare li antedicti incomminientinon obstante che la majore parte de li » altri Preti seculari habbiano pagati. » Il provvedimento fu che 1' istanza s'intimasse al magnifico Gregorio, Luogotenente del Reverendissimo Vescovo Aprutino , perchè congregasse il Clero per 1' elezione di un procuratore , il quale noi comparisse in Udienza ad dicendum , opponemlum etc. L' unico làllo clic al Muzj può essere rimproverato, benché di niun momento , è 1' aver dello che Madonna Annunzia era maritata poco prima di quel tempo con Sigismondo ; mentre già lo era almeno da venti anni. Nel protocollo iu fatti di Not. Pier-Matteo Tuzj del i5io. si leggono due islrumenti : col primo de' quali Annunzia , figlia di Gio. Giacomo Montanari , e moglie del Sig. Sigismondo di Scorrano, vendè a Sir Cola di Battista, Canonico Aprutino, una casa nel Sestiero di S. Giorgio, col consenso di Giampietro di Nardo di Francisco Muzj , e di Cola di Marino Montanari , di lei consanguinei : e col secondo ambedue i conjugi venderono a Giovanni di Domenico Montanari , c ad Antonio di Angelo di costui nipote , un inolino con vai-
   O Gli Uuci furono copulai ilal Ucgno nel i5+o. daL Yiccfù di Toledo .