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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
ornili il vero num&i'O de' fuochi non comparisse ni Sin'. Francesco Penta Contatore ile Fuochi (le i/ncste bandii , inviato dal Tesoriere della provincia : sebbene il miglior rimedio slatp fosse un dono di cinquanlaquatlro ducali al Penta, pel (piale veilesi spedito bollettino nelle regole: pruovq t\i un'immoralità negl' Impiegati senza rossore . Il contingente riparli vasi jkiI vero limiterò do', luodti , sqcundo le libare catastali : ed il ruolo che n' emergeva appellava» Fumante . Le Università .erano obbligate u versale nella Tesoreria provinciale le rispettive tangenti in Ire rat*: , dette terzi di Pasqua di Agosto e di Natale . 1 daz] indiretti , coi quali bisognava principalmente far fionte alle speso comuniUtlive , consistevano nelle seguenti gabelle : . 1taccilo cuin bunchis carnium , usque ad camis priviurn ; Macina : Forno ; Olio : Uno a minuto : liimcttitura del mosto : delle Olive : Passo e Stuferà : Tomolo : Bestiame : Himtititura del bestiame Straordiuarj , il ritrailo cioè dalle multe comminate ed incorse per trasgressione delle leste, per l'iodi nei pesi e nelle misure,: per conlrqvyciuipnc agli stabilimenti della jiolizia urbana e simili : Consolerai , ossia dritto di bollo sui panni Teramani :. Danni dati, , ossia composizione in denaro delle querele derivanti dai danni cagionati ai seminati agli albori., e simili, : (Querele propriamente dette , solite ad alljltarsi circa ducati ceulo , lucila a vantaggio del Vescovo , e niella a profitto dell' Università : Feccia : Legname verde : Carbone : Zafferano , sotto il quale nome andava il dazio sul pepe , e sopra ogni altra* spczierì? che s'introducesse.: Fornaci e* Ponti-. Grano altrimenti Tratta , nuli' estrazione .delle granaglie dal territorio : Fida delle pecore : Forensium , che non so cosa si fosse , quando non erano i proventi della Corte del Capitano , non si trovò ad a Ili Ita re , onde si tenue ad exi-r gcnduni , a conto della Città : MastrodaiCia Civile , per la metta ; :rila-i sciandosi l'altra metta all' Attuario . L' attillo del dominio di Fornarofa rendeva sei ducati , e due carlini . Dallo stesso Castello si esigevano nel mese di Agosto cinque ducali , sette carlini e tre celle per la Colletta di S. Maria ; e per 1q stc.sso titolo ducati cinque ed otto carlini da Poggio-Ilaltieri , Un previo introitava le sportulc si del Capitanalo che del Giudicalo , ad utile .dell' Università , cui rimaneva il carico di pagare il soldo all' uno ed all' altro .Magistrato . Capitano ( magnifico Sig. ) lino a Settembre i$3o. fu Cesare Cape ce di Napoli : in Agosto lo era Pietro Mignozza ; e nell'Aprile 153?. Francesco Perez. Giudice ( esimio Mes-scr ) Gio. Francesco Antonini della Comunanza , nel i53o. Sigismondo Lullo di Orloua , nel i53i : Gio. Antonio Daganello di Mandola , nel i53a : sempre col soldo di ' dodici ducati a bimestre . Gli altri salariati erano il . Medici) ( esimio Maestro ) Isolerio Itegio di Mandola , per lo slesso soldo e casa fianca : il Cancelliere ( egregio JVotaro ) Pir Donato Cesio, con ducali otto:.il riazionale ( provvido Uomo ) Domenico Saluti Veneziano , con ducati cinque : il Maestro (li Scuola ( egregio ) Giacomo Baldovini , con ducati sei e quattro celle al bimestre : due Trombette ( Praeconas ) e tre serventi o Palivi. Si liberavano altresì in ciascuno bimestre quattro carlini a |