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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   .«s
   lato , in ambedue le piazze e lungo la strada del corso : affinchè i Fiam-menghi della scorta di S. A. potessero a loro beli' agio bevere , senza 1' incomodo di chiederne . Della visita l'atta a Campii da Madama (T Austria ne vedremo sicura pruova nella Cronichetta del Monastero di S. Maria degli Angeli , poco prima fondato ,
   Con non minore splendidezza avrebbe Teramo ricevuto il Cardinal Guidiccioni , se questi compiaciuto si fosse conoscere ocularmente il gregge alle sue cure ailìdato : ma o non volle o non potè partirsi da Roma , ove cci dimostrano ai G. Febbrajo la bolla di unione di S. Gio. a Scorzone
   a S. Gio. di Teramo , ed ai 19. Marzo dell' anno stesso una risposta al Capitolo ( Ar. Cap. n. 30. ) . Eppure , benché lontauo , ci pensò, a troncare un disdicevole abuso . Da tempo immemorabile tanto i Vescovi Apru-tini quanto i Preposti di S. Èleuterio a Campora arrogata si aveano la facolta di fulminare una sociale scomunica , accompagnata da formidabili maledizioni in qualunque parte della Cristianità , non esclusa Roma stessa t in virtù di preteso privilegio eli Papa S. Èleuterio . Un antico quadro , ora situato nella cappella vecchia del Sagramento nel Duomo , sembra fatto apposta per eternare la memoria della supposta facoltà . Vi si vede il Vescovo Aprutino , con ai fianchi il Preposto vestito da Prelato regolare , ricevere inginocchioni da un Papa il privilegio suddetto . Di un Monitorio , sub formula excommunicationis S. Elcutlierii , ci è occorso , far parola nel Cap. LXIII. Ce ne offre 1' ultimo esempio il registro degli Economi della Cattedrale ( Ar. Cap. n. 48. ) ove sta notato : » Per parte del Reverendo » Sig. Jubileo , Vicario del Reverendissimo Monsignore Cardinale Guidiccio-» ne Episcopo Aprutino , se fa monitione de la excomunica de Santo Eleu-» terio , ad istantia et petitione de li Iconimi et Procuratori de la Ecclesia » Aprutina , contro qualoncha persona o Prelato scntesse , sapesse , o avesse » alcuna cognitione de robe et spolii del Episcopato Aprutino , restate da » poi la morte del quondam Francesco Chiericato , oliin Episcopo Aprutino. » Non dee a Paolo III. negarsi la lode di avere avuta a cuore la riforma dell' Ecclesiastica disciplina : onde da lui fu al Guidiccioni facile provocare la bolla Licct nuper , colla quale il vantato privilegio o consuetudine venne abolita . Mentre la moderazione del Cardinale riscosse gli elogj del Pontefice , fu disapprovata la pertinacia di Pompeo Benenato de' Piccolomini di Cassia Preposto di S. Èleuterio , il quale sub prcetestu quo! facullas ilictas excommunicationes concederidi , rat ione Prcvpositurce hujusmodi, sibi competat ; illas passini ubique loeorum , et forsan in alma Urbe , concedere , imprimere , et publicare , licet forsan monitus , non destitit . Così almeno un estratto , che Riccanali dà di tale bolla , citata pure da Stefano Coletti , e che mi si dice riportata dal Cherubini nel Bollano Romano , al primo tomo , pag. 748* num. 33.
   Nient' altro bassi a notare di Guidiccioni, passato , come si è detto , al Vescovato di Lucca sua patria . Agli x 1. Luglio dell' anno medesimo 1542. era già consacrato -BERNARDINO Silverio-Piccolomini , Vescovo ( tra i conosciuti ) XLIX. poiché da Roma in detto giorno esprime al Capitolo il dispiacere provato nell' intendere » la differcntia nata per il prece-» derc col Sig. Judice et Signori del Reggimento della Città etc. Il deside-» rio nostro d' esser con Voi è grandissimo » : ma passa a scusarsi dai caldi soprnggiunti ( Ar. Cap. u. 2o. ) . l'ir nobilissimus , sed angelicis prope-