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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   loro vecchio Catasto , decretò definitivamente la separazione di Miano da Teramo ; neutram palloni in expensis condannarli cs .
   » L' Agosto , ed il Settembre di dello anno ( Muzj prosiegue ) le » genli furono molestate da certe febbri maligne , detle Mal Maz zucca , » clic tolsero molti di vita , tra i quali fu il gcnilor mio , che ai 4- di » Settembre , di età di anni trentanove , passò all' altra vita . » Ad onta di tali traversìe si visse in Teramo nell' allegrezza , perchè le due priueijialì sorgenti della pubblica felicità , la concordia cioè de' cilladini e F abbondanza de' viveri fiiiquì non cimisi chiuse . Ne fa fede il gran numero de' matri-monj contralti nel Gennajo del 1545. riferito dal sullodalo Scrittore, da cui non fia discaro' udire il rito , col quale tra le principali famiglie sole-vansi a quei tempi celebrare . In una delle Domeniche , che intercedono tra 1' Epifanìa e la SCUuagcsima , intervallo cui di ordinario solevasi riserbare la solennità delle nozze , i parenti e le parenti dello Sposo recavansi di mal-lino in casa della Sposa , la quale faccvasi trovare al portone , tenuta in mano dal padre , o in difetto dal maggiore fratello : etichetta ben consona al severo costume , duralo fino al jyGo. o circa , di non ammettersi chicchessia nelle civili famiglie ove fossero donzelle , tanto clic se taluno aveva a trattare coi capi di casa , non altrove riceveva udienza che nel cortile . Consegnata appena la Sposa dal nuovo suocero o cognato allo Sposo , questi la cedeva al Capitano ossia Governatore della Città , il quale andava servendola fino al Duomo , parrocchiale unica di Teramo : coperti entrambi da baldacchino , le cui asle erano sostenute dai Senatori delle nozze . Alla Sacramentale congiunzione preuicttcvasi la Messa prò Sponsò et Sponsa nella cappella di S. Berardo , cui gli Sposi assistevano iu ginocchioni , e lenendo ciascuno un cereo acceso nelle mani ; uon essendo ancora di uso il licei.t domi et de scro . Compiuto il sacro rito , il Governatore conduceva la Sposa , parimente sotto baldacchino , in casa del marito , ove i pranzi e le feste duravano quindici giorni . E perchè nell1 indicato frattempo solevausi combinare più matrimonj tra le principali famiglie ; perciò il Governatore portavasi or in una ed ora in altra casa de' novelli conjugi , a prendere il primo jkjsIo nelle mense , ed a riscuotere i primi onori nei ricevimenti.
   CAPITOLO LWIII.
   Vescovati di Giacomo Cardinale S avelli , e di F. Gio. Giacomo Ti aria.
   Altre calamità di Teramo . Elezione di Giacomo Silverio-Piccolomini.
   Fine del regno dell' Imp. Carlo / '. Principi del regno di Filippo II. di Spagna .
   Ne' primi mesi dell' anno suddetto 1545. Bernardino Silverio rinunciò al Vescovato Aprulino , che a titolo di amministrazione , ai 12. Aprile dell' anno stesso , fu dato a GIACOMO Cardinal Savclli , Vescovo ( tra i conosciuti ) L. Sed antequam convolveretur annus , oneri se libens subJu-xit ( Ughel. ) . Quindi Paolo III. ai 20. Maggio i54(5. elesse F. GIO. GIACOMO Barba , Vescov o ( tra i conosciuti ) LI. , Napolitano di patria , cremila Agostiniano di professione , Procurato!- generale del suo ordine , e Sagrista Pontificio . Bisogna perciò emendare Muzj là dove scrive ( di. ms. ) che nel Geuuajo del i54t>. Monsig. Barba por 1' alletto che portava