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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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feudi della moglie, d'ordine dell' augusto suocero, nel ìJjr. Quel clic concerne Colonnella è la costruzione nel suo territorio , là dove la via Salaria è spezzata dal corso di Tronto e non lungi dalla foce di questo , del Forte ala lie oggi appellato di Martin Sicuro , eseguita nell' anno anzidetto come dall'iscrizione : Caroius V. liomanorum Imperniar. Anno l)om. MDXLV1I. ad Bonorum securitatem , Reorumque ¦ vindictam , Illus . D. Petrus de Toleto , Viccrex et Capitancus Generalis , Magnifico Martino Securo auctori erigi et custoditi mav.davit . Le frequenti incursioni de' corsari Turchi ed Africani , ai quali le imboccature de' fiumi facilitavano gli aguati e gli sbarchi ; e le vedute politiche e doganali sulla linea estrema del Regno doverono motivare tal ordine .
Nel seguente anno i54>3. non mancarono calamità a Teramo , essendovi nella primavera venute a prender quartiere due compagnie d' Italiani : una del Capitano Sanità di Sulmona , 1' altra del Capitano Raffitldo di Taranto. Vissero coi loro soldi ; e pur non di meno recarono molestie ai cittadini , e molto maggiori recate ne avrebbero , se la fermezza di Ascanio Pistoja di Catanzaro , Governatore di Teramo , 11011 avesse tenute a freno le militari pretensioni . Nel 154{). succede al Pistoja Scipione di Gennaro , Napolitano » persona ( dice Muzj ) nei vestiti , nella ciera , nel parlare, e nei fatti » assai bizzarro : ed egli fu cagione che tra i principali Cittadini si comin-» ciassero le iiiimù izie , le quali tuttavia crescendo , durarono più anni , » con morte di molti uomini di conto . » L' unica operazione lodevole del di Gennaro fu di aver fatto , a spese de' cittadini , sgombrare dal terriccio e nettare le strade interne , fino a clic non si ritrovarono le antiche mattonate . Con disdoro del suo nome , al finire del governo , se ne partì alla sordina , senza sottoporsi al sindacato. >> In suo luogo venne Barnaba Triti glianes Spaglinolo , eh' era stato paggio di D. Pietro di Toledo , Viceré jj del Regno , e da lui molto amato e favorito : il quale , benché assai gio-» vane , dimostrò gran prudenza in governare questa Città , perocché essen-jj dogli detto clic tra cittadini erano alcune malevolenze , per le quali , sa » non l'ossesi rimediato , facilmente si sarìa venuto a sangue ; fé andare in jj Palazzo , separatamente però , alcuni Capi dell' una e dell' altra fazione , » e seppe sì bene dire e persuadere, accompagnando il ragionare con alcune m minacce coperte , che ottenne parola da tutti di starsi in pace , durante il m suo officio , il clic fu inviolabilmente osservalo . » Ascrivasi ben anche a calamità la permanenza in Teramo, nel Marzo i553. * del Preside della provincia Domenico Caracciolo : come dal rilascio di certe lettere esecutoriali , delle quali tornerà parola nella Cronica di S. Giovanni ; perchè la comparsa di simili personaggi ridondare soleva a discapito delle Comuni : similmente la fermata dèlia Regia Udienza di Apruzzo , preseduta dal Luogotenente Tommaso di Capua , irr Febbrajo i555. ( Provv. in ardi. S. M. novip Lane. ap. Anlin. in sched. ): la caparbietà finalmente di Cesare de Snnctis , Luogotenente della Doganella di Apruzzo , nel negare alla nostra Università il solito pagamento della fida ossia degli erbaggi in S. Atto , ad onta degli ordini del Doganiere generale dei Regno : ond' è che il Sindaco Gio. Simone di Adamo si vide costretto a farne avanti a lui , in Atri , protesta con istrumento de' io. Luglio i555. ( in Arch. Civit. ) .
Traslatato alla cattedra di Terni Monsig. Barba , in luogo di lui , ai 3o. Agosto i5J3. Giulio III. elesse GIACOMO Silverio Piccolomini , Ve-