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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   niiazionc. . Due altre batterìe , una di cinque e 1' altra di quattro cannoni , piantar fece in una collina , sodo al livello di Civitclla , onde dal Lasso all' allo tirassero su una cortina di muro , e su di un bastione al mezzo della Terra . Fu la quarta batterìa di sci cannoni situata sul colle ( en d' io ) della villa Bocca , perchè diretta ad aprire la breccia siili' ultima parte di Civitclla contro le mura : una piccola torre e la porta ( della feria ) si dice che ne partissero i colpi dall' alto al basso .
   Circostanziata e forse troppo minuta è la narrazione del di Andrea sulla difesa di Civitclla . Ne è il succo che ad essa non meno degli uomini contribuirono le donne , col travagliare di notte alle riparazioni , e collo scorrere di giorno annate e coperte in testa di morrione , onde far credere ai nemici che il numero dei difensori fosse maggiore , e senza che né gridassero ne si sbigottissero , quando le cannonate ne toglievano qualcuna di uimo: che 1' essersi trovato fra le palle , lanciate dagli assediatiti , di quelle le (piali andavano perfettamente a misura ai due soli cannoni , dagli assediati tenuti in continuo moto ed or qua or là dirizzati ; supplì alla scarsezza dello
   Iiaile , e giovò a timer vivo il fuoco , col quale si giunse a ridurre iuservi->ili tre pezzi dell' artiglieria nemica : che le piogge incessanti , col rendere fangosi e sdrucciolevoli quegli argillosi terreni , renderono più dillieile l' assalto , anche dopo che il Guisa ebbe aperta in più lati la breccia : clic a questo frapponevasi un ostacolo ancor più forte nel rotolamento di grosse pietre , le quali semplicemente abbandonate per quei chini luoghi , mandavano a rovina quanto incontravano : che contro tal mezzo di difesa , assai più dei moschetti e dei due cannoni agli aggressori not evole , pensò il Guisa premunirsi colla costruzione di due gatti , spinti al di sotto da ruote , e riparale al di sopra da travi , tavole e balloni di lana , ma indarno ; giacché , dopo un falso attacco , essendosi con essi e con due mila archibugieri avanzato, verso le tre ore della notte, lino accosto le mura là dov'erano di guardia tre compagnie , una delle quali Civitellese comandata da Tallio di Civitclla ; giuocarono così bene i sassi da quel punii» e dalla superiori; eminenza dell' antica Rocca , che una delle macchine restò fracassata colla morte di quattro Corropolitani angariali a spingerla , ed il Maresciallo dovè abbandonare 1' impresa , colla perdita di circa dugcnlo uccisi e forse di altrettanti feriti, fra i quali un Sig. di Cupigrii, che con una gamba rotta e mezzo sepolto fra le pietre , mandando lamentevoli strida , fu sentito dalle guardie , e colla dovuta umanità trasportalo e medicalo in Civitclla , ove venne pure permesso di entrare ad un Chirurgo Francese , onde prenderne cu;-a .
   Resistenza cotanto ostinata empì di mal umore il Guisa . Querelandosi un giorno col Duca di Montebello della mancanza delle truppe e delle paglie promesse , delle decantate rivoluzioni , e della cattiva qualità della polvere e delle palle somministrate , ei si riscaldò a segno che il Marchese , perduta la pazienza , gli rispose per le rime , ed il Duca a lui gettò una scrvictta sul volto ( Murat. ) • Per tale affronto il Carafa si partì dal campo , ove giunse però il Duca di Palliano con Pietro Strozzi e con un corpo di soldatesche , con che parer* che si fosse in qualche modo adempiuto alle obbligazioni della Corte di Roma . Lasciamo ora il Guisa nel dispetto di non poter espugnare il primo Paese fortificato che avea incontralo , e nelle la-gnaaie contro coloro , i quali consigliato aveano il suo Re a collegarsi con