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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   di questuare per le anime del Purgatorio , e di pacificare quelle famiglie o persone , che nel corso dell' anno si lessero inimicate , ed è perciò clic di-cevansi Pacieri e Paciere . Neil' ottava di Pasqua gli uni e le altre nella Messa solenne presentavano o al Vescovo, solito ad assistere pontificalmente, o in difetto al Canonico celebrante , un' offerta di cera al Santo Protettore , ed accompagnavano in gran costume la processione . Ma dovevasi al bel sesso una memoria parlante della parte , che avea avuta alla riconciliazione . Dopo i Vespri, riunivansi nella Chiesa di S. Giovanni tutte e le sole matrone delle quarantotto famiglie , e quindi rccavansi alla Chiesa della Madonna delle grazie , incontrate da' PP. Osservanti alla croce fuori porta Regale . li' ampiezza de' Guardinfanti loro permetteva appena di marciar due per due , seguite dai rispettivi servitori , che portavano i cerei . 11 P. Guardiano trovava espediente il ricambiare il dono di questi con un complimento di rinfreschi in sagrestia . La disorganizzazione del Qiuirantotlismo , «li clic ragioneremo a suo luogo , portò 1' abolizione dei Pacieri , delle Paciere e della processione pomeridiana, di cui quella del 1767. 0 fu 1' ultima o la penultima . Oggi ritengono il nome di Pacieri i quattro Sacerdoti , clic dal Magistrato si destinano a questuare pel Purgatorio , dopo la quarta domenica di Quaresima : e dell' antica festa altro non rimane che un' obblazione di cera , la quale si fa dal Sinduco nella Messa solenne , e la processione generale antimeridiana .
   Molto probabilmente dalla pace , di cui parliamo , ebbe eziandio origine la famosa festa di S. Anna , minutamente descritta dal Giordani , testimonio oculare , e il cui racconto è appuntino uniforme a quello de' nostri anziani, che vi avevano assistito, e de'quali ormai non ne sopravvive alcuno. Dessa non era per anco istituita nel i5i4-, perchè altrimenti in vece di aversi a rompere le due chiavi di ferro al portico del palazzo comunale ( Vedi il Cap. LXII. ) non vi si sarebbero poste . Era istituita però nel i58a. anno in cui Principio Fabrizio Canonico Aprutino dedicò a Gregorio XIII. la sua opera delle Allusioni , imprese , ed emblemi ; poiché nel Sonetto CXVI. ( lib. 3. tit. 4- ) intitolato : Tlierami faustus dies , ad essa si allude : Seguan pur V Elefante, e '/ Carro altiero , - Coi destrier baldi la ¦Galea quel Drago, etc. E nell'Indice: Tlierami spectacula, et ludi: Draco , Elephcis , Currus , Triremis EqUiculi. Quest' ultima parola , ed il vedersi nella figura dello spettacolo , premessa al Sonetto , un drappello di cavalleria accosto alla Galera , ci fa credere clic ai giorni del Fabrizio al romanzesco giuoco prendessero pur parte i cavalli , in difesa della Galera i non così negli ultimi tempi. Or se nell'intervallo soltanto dal i5i4- al i58a. bisogna cercare l'origine della festa civile di S. Anna; se questa , come siamo per vedere , altro non simboleggiava ed esprimeva che una rappacificazione de' cittadini , per opera de' cittadini medesimi : e se nell' intervallo suddetto niun' altra rappacificazione si conosce, tranne quella del i55q; è forza conchiuderc che da essa ebbe Origine la festa , i cui dettagli si raccontavano e si raccontano con una specie di entusiasmo . 1/ unica cosa , che alla nostra induzione potrebbe obiettarsi si è che nel i55g. Teramo si divideva in Sestieri ; laddove la festa indica la divisione per Quartieri . Ma è da sapersi clic la parte nuova della Città , pareggiando ormai la parte antica , e divenuta la popolazione de' Sestieri di S. Giorgio e dì S. Spirito presso a poco eguale a quella degli altri quattro ; non legalmente , ma di