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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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la confesione :dcgli stabilimenti di polizia urbana , e la tassazione delle penali contro i trasgressori . Era parimente attribuzione del Parlamento la protezione c sorveglianza delle manifatture delle lane : così ai 5. Marzo i55q. sotto pena di dicci ducati , vietò 1' introduzione e 1' uso della lana Salone-sca , e della Carfagna , aftinché i panni Teramani non perdessero di riputazione . Il dispensare dalle Assise : quindi volendosi nel i5(io. creare un Giudice per nove mesi in vece del solito semestre , bisognò una deliberazione speciale parlamentaria . Apparteneva ben anche alla jtojiolare adunanza qualunque affare di rilievo straordinario : per esempio 1' elezione di un Sindaco da comparire nel Parlamento Generale del Regno , come fu nel Giugno s56o., in cui nominò Giuseppe Cautelari Duca di Popoli, grandemente affettionato Servi/ore di S. M. et amorevole di questa Città , proposto dal Capitano Giovanni-Ascolo Forti , nemine ad contradicendurn surgente , ed in Agosto i50a. , in cui deputò il Duca di Atri . Similmente essendosi sparsa la voce che Filippo II. eia per vendere Teramo ad un Signore Italiano ; si ragunò tosto il Parlamento , ai a3. Marzo i55i). e risolvè d' inviare immantinenti Notar Pier Donato Cesj in Napoli , e se fosse stato d' uopo anche in Ispagna : e fu data piena libertà ai Sigg. del Reggimento di buttare una colletta , e di prender frattanto denari dovunque ; sapendo noi di quanta maggioranza sia habitar le Città libere . Nella seguente seduta de' 5. Aprile , sentendosi prossimo 1' arrivo iu Teramo del Viceré della provincia , restò autorizzato il Magistrato alle spese occorrenti per un decoroso ricevimento : e venne deciso che le Chiesq. non fossero esenti dalle collette , pe' beni clic compravano dai laici , come lo erano pei beni antichi . Ed ai i. Giugno i5G3. Populus jussit praestandum et impariiendum omne auocilium et javorem necessarium Reverendo Capitulo Apnitino, prò eo tuendo in provisione Praepositurac Nereti.
Dal Parlamento emanavano , sebbene assai indirettamente , le nomine de' Consiglieri ( Senatores appellati dai due latinissimi Cancellieri ) i quali duravano un biennio , rimesse pelò sempre all' arbitrio dei Reggimenti e dei Sindaci ( rejiciantur ad Dominos ) : le liste degli Eligibili alla carica «li Reggimento , le quali divise per sestine , ossia per cataloghi ciascuno di sei cittadini , si conservavano in cassetto suggellalo , cstracndosene uno per ogni bimestre : le liste, degli Eligibili alle funzioni di Sindaco , divisi iu cartelli , che fonlencvano due individui , da sorteggiarsi ogni anno : gli Eligibili all' impiego di Capitano di S. Giovarmi a Scorzone e di Poggio Rat-tieri , da cavarsi a sorte in ogni semestre . Della formazione di tutte e tre le divisate liste il Parlamento incaricava i sei Reggimenti , ed i due Sindaci prò tempore , e dodici Elczionarj da esso scelti , due per Sestiere . Talvolta gli Eiczionarj furono quattordici, essendosene traiti tre dal Sestiere di S. Giorgio ed altrettanti da quello di S. Spirito, perchè più popolosi. Toccava in olire al Parlamento congedare i Salariati o prorogare le loro patenti, cioè del Giudice causarum civilium , del Cancelliere ( Scriba ), del Razionale ( Ratiocinator ) , dell' Erario , del Medico, del Maestro di scuola ( Literarum Ludi-A/agister ), del Trombetta , le cariche de' quali erano tutte semcstrili da Marzo a Settembre : e di due Consoli dell' arte della lana , animali . Ma rare volte il Parlamento per se stesso confermava alcuni di detti Impiegati , avendo per lo più abbandonata la loro conferma , e tempre la scelta de' nuovi , ai Reggimenti e Sindaci in esercizio , unitamen-