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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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dura eie pene po'tagli di siepi e di alberi, po'guasti di seminali e di prati , pe' furti di Iliade , di fruita , di strumenti agra.'j , di calcina e di pietre adunate j per le uccisioni o ferite di animali , per le atnozioni , de' termini e somiglianti . J regolamenti della Portolanìa e della Grasccrìa occupano il quarto libro . Quindi le proibizioni di gittate immondezze nelle strade , di macerare il lino a certa distanza dall' abitalo , di .fare andar vagando i porci entro il recinto della Terra e -gli ordini per la custodia delle mura e per la politezza delle fontane, con pennli corrispondenti ai trasgressori. Quindi pure gli slabflimeuli sulla vendila delle -frulla , delle carni, delle robe di Pizzicherìa eie- Le nomine del Maestro portulano , e dell' fJJJfiziale de? pesi e misuiv appartenevano al Duca , la cui Camera soleva vendere annualmente entrambi gli ulfizj . Vi -si leggono finalmente articoli riguardanti tutte le arti , eh' erano in Campii all' epoca della compilazione , cioè circa il 15^5. Dall' articolo Calzolai si rileva che non mancavano le posi dette Cacernare , por la conciatura delle pelli. Dèli' /irte della Lana e detto che tutti gli artieri scelgano in ogni armo quattro Capi, uno per ^Quartiere , i quali abbiano autorità di congregarli , nel bisogno di trattare alcuna cosa spettante ai Lavoranti , Fi lieviTessieri , Tintori , Purgatori , Valcatori . . . et abbiano il nostro segno o bolla, dalla t/uede soglio-7io bollarsi i panni, rappresentante lo stemma del Comune .
I monumenti del secolo XVI. in somma a noi mostrano una plausibile amministrazione civica , ed abbastanza floride manifatture . Ma riè 1' una nè le altre poterono reggere alle più terribili scosse del 6ecolo seguente , nel corso del quale miseramente decaddero . M' incombe notare in tillimo che alternandosi in Teramo i ventiquattro cligibili in un anno con altrettanti dicibili in un altro , ne vennero dal a risultare quarantotto Notabili , ¦quattro .de' .quali osci citavano la bimestrile Magistratura , ed il resto componeva il Consiglio : die nel I' Uditore Giulio-Cesare Mot forte venuto in Teramo , a ricorso di qualcuno , cui il nuovo sistema non andava a genio , ridusse a ventiquattro i quarantotto , facendo però quadrirnestrile la durata del Magistrato : e che esclusi i Dottori di Legge dal numero de' ventiquattro , operarono in modo che il Parlamento generale nel rimise in piedi il reggimento dei quarantotto , il quale seppe sostenersi poco meno di due secoli.
CAPITOLO LXXIT.
Congerie di mali sulla fine del Vescovato di Giacomo Silverio..
Respiravasi appena datile sevizie de' banditi e -dalle molestie delle soldatesche del Pausa, quando nel iGtk). sopravvenne grave carestìa. Se vogliamo stare alla teslirìionianza di Riccanali nella Topografìa di Teramo , -opera smarrita ma -tenuta in mano dal Giordani , se ne sarebbe ai posteri tramandata la seguente memoria nel Registro della Cattedrale : Anno Domini i56y. Mense Octobris