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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GS
   tobrc toccò a Teramo il sopraccarico di alloggiare le compagnie di fanti Spagnuoli de' Capitani Pegna e Specchio . Quando Curio Gambacorta , Governatore degli Apruzzi , vide, esausta la Città , ov' ci pure passò i due ultimi mesi del i584-, allora astrinse a prestiti forzosi le convicine Università ( Ar. Cam. n. ia. ) . Fu forse diletto della grandine e del consumo delle soldatesche lo sperimentarsi qualche carezza di viveri , nò solo nel i585. ma eziandio nel 1580. ( Ih. ) al che contribuir dovea 1' abbandono delle campagne per le infestazioni de' banditi e per la gelosia del Governo , come or ora vedremo .
   Avvennero di questi tempi quattro cambiamenti, Ire nel temporale reg-gime , ed uno nello spirituale . Primieramente la Contea di Montorio passò ad Antonio Carafa , Marchese di Monlcbcllo , per morte del giovane. Conte Alfonso di lui nipote seguila ai a3. Marzo i58.{. a causa di ferita ricevuta in duello nel di precedente ( Autin. tom. 4- a'°- ) • Un anno dopo vedesi passata ad altra famiglia , giacche Lelio Caracciolo , utile Signore di Montorio, nominò a quell* Arciprelura , vacata per morte di David Carici, Domizio Carmini, bollato dai Canonici, ai 13. Luglio i585. ( Ar. Vcsc. Proc. di Coli. n. ai. ). Nell'anno seguente Campii e. gli altri Stali Famesiani mutarono parimente jmdronc . La Duchessa Margherita avea fino dai ai. Febbrajo i58a. comprala Ortona pel prezzo di cinquanta-quattro mila ducali da Orazio (li Lanoja , ed ai ?.(>. Marzo ne. avea fallo prendere il possesso , a nome del Duca Ottavio , dall' Uditore Gio. Battista Hajardi. Allcttala dall'amenità del silo, ella cominciò a dimorarvi , partendone di rado , finche ai 18. Gennajo i586. ve la colse 1'inesorabile parca . 11 Brunetti ( Lib. a. p. Cg. et 70. ) suddito de' Farnesi , e ben informato , nolo anche l'ora, che fu la 17. e l'autorità di lui dee preferirsi a quella del Muratori , il quale riferi la morie di Margherita al mese di Feli-Lrajo . Ai 18. Settembre dello stesso anno le tenne dietro Ottavio di lei consorte . onde ereditò gli Stati di entrambi Alessandro loro primogenito , che frattanto coprivasi di gloria militare ne' Paesi bussi e nell* Elettorato di Colonia , Se T immortale Annalista Italiano potò trascorrere iu lievissimo fallo , punto non isbagliò nel breve elogio di Margherita » Principessa ( ei «lice ) » che colla sua ammirabil saviezza e piclà compensò i difetti della nascita , » e lasciò dopo di 6c una gloriosa memoria , » Una luminosa pruova di piclà ella dic;!e nell' ultimo testamento de' 3. Gennajo i58(j., col quale legò all' Università di Campii tre mila ducali , con legge che si censissero n' cittadini , e che delle annualità si erogassero limosina ai poveri del Comune , nicuà nella lesta dell' Ascensione del Signore , e mettà nel giorno dell' Assunzione della Vergine . Simile beneficenza esercitò con altre quattro principali Comunità de suoi Stati di Apruzzo : Penne cioè , Città Ducale , Mon-teregale, e Leonessa . Trattenne alcun poco la Camera Farnesiana ad adempiere i legati , legandone però puntualmente gì' interessi . Ma in Dicembre del iSSg. erano già stati soddisfatti , perchè con tre istrumenti di Not. Giovanni Pitti , ducati mille ili Madama d'Austria , che sia in Ciclo , furono censiti a Gio. Maria Maccaltei, altri mille ad Eusebio Brunetti , ed altrettanti a quattro contadini : tutti per 1' annua rendita dell' otto per cento ( Ar. Cam. 11. 4- ) - La pia disposizione venne jier lungo tratto di tempo esattamente adempiuta , anche quando , per le solite fatalità de' corpi inorali , i capitali censi cransi perduti ; e si fissarono tra le spese ordinario