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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   » E quel , che rendeva la loro insolenza più baldanzosa, era la corrisponden-» za , che coltivavano co' Banditi dello Stato del Papa , co' quali davansi » scambievolmente la mano : e la spalla , che faceva loro Alfonso Piccolo-» mini, ribelle del Gran Duca di Toscana. » Del Bozzuto così scrive Ughelli : a pmscripfis , qui Luceriam depopulati sunt , sclopeli ietti inique occisus est , anno i5gt. Vuole una tradizione conservata in Lucerà che quel sacrilego colpo fosse partito dal Caporale Paglione .
   Non v' ha dubbio , che le montagne delia nostra Regione fossero , per così dire , il quartier generale dello Sciarla . Ne' bilanci sopra citati si parla spesso di alloggi in Campii di numerosi Corpi , specialmente di Calabresi : di viveri mandali , e d' impronti fatti pel mantenimento dei Soldati , elle stanno alla Montagna : e di letti somministrati ai soldati feriti ; e ciò dal Settembre i5go. a tutto il i5gi. In tale intervallo Carlo Spintili trasse iu Campii non breve dimora . Ordinando egli incessanti spese all' Università , segnatamente per corrieri , e bisognando che 1' Erario Antonio Maccabei le. eseguisse , spnza clic aver potesse frattanto uè i mandati , uè le quietanze in regola ; i Razionali ebbero a ciò riguardo nella visione del conto , e confessarono che quel tempo fu molto turbolento per V assistenza , che ogni giorno V Erario doveva dare al Sig. Carlo Spinelli . Non è però che 1' infaticabile ed intrepido Sciarla , anche per divertire le Forze contro lui impiegate , non [scorresse sovente in lontane Regioni . Abbiamo intesa dal Parrini la sua comparsa in Puglia : ascoltiamo dal Muratori hi sue corse nella Campagna di Roma ( an. i.^go. ) : » Clii scrisse schiantata sotto Sisto » V. la razza de' Banditi , volle piuttosto dire frenata la loro insolenza . « Imperocché buona parte di essi si ritirò ne' confini di Napoli e della To-» scana , e un' altra continuò ad infestar la Romagna ; nè tutti gli sforzi di » quel sì temuto Pontefice poterono apprestare una vera medicina al male . » Crebbe poi questo dopo la morte di esso Sisto , e massimamente perchè -» Alfonso Piccolotnini , Duca di Monte Marciano , caduto in disgrazia del >> Gran Duca Ferdinando , e con grossa taglia perseguitato dapei tulio , si ' fece capo di que' masnadieri iu Romagna ; ed arrivato a mettere insieme >j alquante squadre di Cavalli , commettea frequenti assassinj . Altrettanto >j faceva Marco Sciarra altro Capo di banditi, e scellerati in Abbruzzo con >> iscorrcrc fino alle porte di Roma , bruciar Casali , ed esigere contribuzio-¦>' ni . Unironsi poi insieme queste due esecrabili fazioni , ed annientandosi j» cii giorno iu giorno la loro truppa , incredibili danni recavano , talmente ¦>> che il te.rror di essi si stendeva ben lungi . Perchè il Viceré di Napoli « spedì conila di loro circa quattromila soldati , passarono tutti in Campa-•>> glia di Roma sul principio di Dicembre . Il Gran Duca inviò Camillo » del Monte con ottocento fanti , e dtigenlo cavalli in traccia di costoro . •> Da Roma ancora andò Virginio Orsino con quattrocento cavalli . Fu as->> sediato lo Sciarra con i suoi in uu Casale , sopraggiunse il Piccolo-nini » con circa seicento cavalli , e si venne a battaglia , in cui ben cento di >3 quei malvagi uomini furono uccisi , o presi . Con tutto ciò gli altri la notte ebbero la foituna di mettersi iu salvo .
   Lo stesso Annalista ci addila lo Sciarra con grosse bande ne' contorni di Roma, anche nel 15t) t. imponendo taglie, e saccheggiando Terre. >? Pei reprimer costui Onoralo Gaetano Duca di Sem.oncia , Virginio Orsi-» no , Carlo Spinello venuto con molte schiere da Napoli , ed altri nobili