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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
So
dolisi Repubblica di Venezia , impiegalo nella guerra contro gli Uscorrlii , Dispiacendo al (irati Duca di Toscana di non poterlo avere nelle unghie , insinuava ai Veneziani di avvall isi piuttosto del famoso Sciarla in quella guerra , e congedare il Piccoloinini . Sordi sarebbero stati quei savj Senatori alle interessate insinuazioni del Gran Duca : ma oflèsi da talune temerarie risposte del Piccolornini , lo cacciarono dai loro stipendj e doiniiij . Riuol-tosi al primo mestiere , restò finalmente pre>o nel Cesenatico , e menato a Firenze , ivi trovò il fine , ihe a' suoi demeriti conveniva . I Veneziani allora chiamarono Sciarla per ispedirlo contro gli Usi occhi, che sulle prime rifiutò gl'inviti. La sua superiorità sopra Carlo Spinelli, e la dolili- 7.? a del Governo Pontificio , ne'brevi regni di Urbano VII. di Gregorio XIV. c d' Innocenzo IX. , gli facevano trovar più comode le campagne dolio Stato Ecclesiastico e degli Apritzzi .
Disagevoli e pericolose ei le ebbe a sperimentare però nel iSqs. quando il nuovo Papa Clemente Vili, ed il Conte di Miranda pare che si concertassero por mettere una volta allo Sciarla il cervello a partito. Contro di lui spinse il primo Gio. Francesco Aldobrandini suo nipote e Flaminio De/fino , con buon numero di cavalli e di fanti , i quali perseguitarono i banditi nello Stato della Chiesa , senza perdonare a chiunque di essi lor capitava alle mani . Il nostro Viceré dall' altro canto , ric hiamato lo Spinelli dal comando delle armi , sperimentate sotto la condotta di lui poco felici , commise con pieni poteri l' impresa al Conte ili Conversano Adriano di Acquaviva , il quale uscito da Napoli nella Domenica delle Palme del 092. con fresche Milizie , ne ammassò altre paesane , come più pratiche de'sili . Pubblicò contemporaneamente la Prammatica IX. de Fj.vu-libus , in cui seminando la diffidenza tra i banditi , pe' premj e j>er lo impunità promesse in caso che uno consegnasse vivo , o ammazzasse 1' altro ; ercctti'.ò quattro notabilissimi delinquenti , cioè Marco di Sciami , Luca di Sciarra , Cicco Castiglio alias Pacchiarono , e Bat listello di Montegui-done , i quali non possano godere detto indulto o beneficio , se non in caso che uno ammazzaste /' altro , o presentasse vivo in mano della Regia' Corte . La taglia posta sopra di Marco fu di ducali quattromila , sopra Luca di tremila , sopra Pacchiarono anche di tremila , e sopra Baltistello di mille e cinquecento .
Nella scelta dell' Acquaviva il Viceré calcolò senza dubbio i vantaggi , che quegli avrebbe potuto ritrarre dal Dura Gio. Girolamo di lui padre e dal Marchese di Bellante ili lui agnato . Ci sembra però che il Conte giunto fosse in Apruzzo sul punto ili prestare gli estremi uffizj al suo genitore. Gio. Girolamo Duca IX.. nato da Gianuaiitonio e da Isabella Spinelli avea veduto il fratello Gin. Vincenzo Vescovo di Melfi , e quindi Cardinale : Claudio , altro fratello , Generale della Compagnia di Gesù : e Vorotea, loro sorella acquistarsi fama di scienziata e di Poetessa. Sette maschi avuti avea da Margherita Pio sua moglie : cioè Alberto , clic gli succede nel Ducalo : Adriano , destinato , col consenso del fratello primogenito , a rinnovare la spcula successione di Giuliantonio Conte di Conversano ( Vedi Gap. LXV. ): Gii dio , Cardinale : Gio. Antonio, che segui il mestiere dello armi : Ridolfo , clic più degli altri sci glorioso , entralo nella Compagnia di Gesù , incontrò il martirio nelle Indie Orientali : Orazio, Vescovo di Cajazzo : od Ottavio , creato Cardinale nel 1591. ed in seguilo Arcive* scovo di Napoli ^