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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
84 . , .
Furono i prinri otto anni del 'Vescovato del Montesanto accompagnati da non leggiere calamità . Oltre il Banditismo , di cui si è parlato , si r\is-•se più di un Mino in apprensione della peste . Un bando del Preside Bran-cacci de' 28. Gennajo i5c)4- interdisse la pratica ai Legni provvenienti da Venezia , per essersi scoperto il contagio nell' Isola di Malamoeco , comunicato da una nave Caudiotla . Un ordine del Viceré de'Dicembre dello stesso anno prescrisse gli espedienti per tener lontana la pestilenza del Lr-vante , della Svizzera e del Milanese. Nel primo Febbrajo »5y5. i nostri Comuni elessero Deputati projtier suspitionem pestis . ( Ar. Cani. n. 3. ). Ed ai a5. Settembre del medesimo anno , per la stessa ragione . il Bran-cacci proibì qualunque commercio colla Francia e col Genovesato ( Ib. 11. 5. ). Nella primavera pure del i5g5. si sperimentò un freddo tonto fuor di stagione , che 1' acqua ne' domestici vasi , ai 6. di Aprile , si congelò sino alla profondità di quattro dita . Ciò a testimonianza del contemporaneo Mnzj ( di. di v. I. gi. 3. ) .
Rigor di freddo non v' era però capace di attiepidire lo zelo del Vescovo Montesanto , il quale ni a3. del mese suddetto apri la visita nella Cattedrale e la prosegui per la Diocesi , appena che il dissipato timore de' banditi gli permise viaggiare . Da Ganzano , ai 28. Giugno , scrisse ai Massari c Reggimento di Castelbasso clic pel dì seguente intendeva portarsi colà ad amministrar lo Cresima, ed a far Ja visita: « senza pregiudizio sì della mia « Chiesa Aprutina , come di Ogni altro Interior Pretendente . » ( Ar. Vose. Voi. 73. ) . La risposta fu quale Monsignore la desiderava , quantunque nulla vi s' interloquisse 6ul punto della Visita . Ei dunque vi si recò , incontrato dai primi dei Luogo, e rendè più augusta la solennità di S. Pietro, titolo di quella Chiesa prepositurale . Piantalo eli' egli ebbe piede in Castel-basso , diresse simile ultìzio agli Amministratori di Guardia , ove si trasferì ap]>cna ebbe avuta favorevole risposta , e compiuta la visita di Castelbasso , cioè verso la metta del giorno 3o. Visitò tantosto 1' abbaziale Chiesa di S. Clemente ; e perchè sulla cupola di marmo , la quale copriva i' altare maggiore anche di marmo , vide scolpito lo stemma abbaziale ; ordinò che fosse tolto , come quello che esprimeva il cappello verde , il quale non conveniva agli Abbati . Visitò in seguilo la Chiesa dell' Annunziala , annessa alle Dignità del Capitolo di Atri , ed avendola trovata mal tenuta , ne sottopose a sequestro le rendite. Quivi amministrò il Sagramento della Confermazione, anche ad adulti di 4°- c di 45. anni ; perchè ( com' ei si espresse ) i Vescovi predecessori aveano trascurala la visita di quei Luoghi. Erasi Montesanto disbrigato anche delle Chiese di S. Niccolò e di S. Rocco , quando gli si presentò il P. F. Arcangelo da Perugia , procuratore dell' Abbate di S. Clemente in Casalina , per notificargli 1' appello contro i decreti della Visita attentata ne' due Paesi della JVullius diocesi Clementina . Montesanto ebbe un bel ingollarlo , sull' appoggio del Cap. 8. Sess. 21. de Ref. del Concilio di Trento , in virtù del quale egli avea jiotuto farla , in qualità almeno di Delegato Ajwstolico . Il non trovarsi uè da lui , nè d' suoi successori ulteriormente visitati quei Luoghi , indica abbastanza che gli Abbati Commcndatarj seppero difendere la loro giurisdizione . Pur no>i di meno il sequestro delle rendite dell' Annunziata ebbe effetto . Ai 10. Dicembre , a preghiere delle Atriane Dignità , liberò sedici delle ventiquattro salme di grano sequestrate : 0 per avere le altre otto , elleno inviarono al Montesanto