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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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stellano Francesco eie Mcndozza : c che con costumi sempre irreprensibili e severi giunse alla fine de' suoi giorni ai 6. Gennajo 1609. sepolto nella Chiesa di S. Domenico, come avea ordinato . Di lui così scrive Stefano Coletti : » Fu defensore della libertà Ecclesiastica . . . ricuperò molti beni a alla Chiesa Aprutina , era devotissimo della Madre di Dio , cleuiosinicro » e caritativo , amò la musica e li religiosi : morì nell' anno 1G09. nel gior-» no dell' Infatua , con opinione di santità : « Il Capitolo elesse allora iu Vicario 1' Arcidiacono Gio- Maria BucciarelU , il quale si fece lecito rivo-care il divieto del defonto Vescovo sulla semina de' risi in S. Alto ( Ar. Vesc- Voi. aa. ) .
Il regno di Filippo III. che quasi cominciò col secolo XVII. fu, come Giannonc avverte , vuoto di grandi e segnalati avvenimenti . Quindi se sotto di esso secca apparisce la storia di un inlero Reame ; non Ha meraviglia se più secca riesca la storia di non vasta Regione . Ciò non pertanto a noi non mancano calamità da contare . Un ordine del Vicerc Conte di Lcmos ( seniore ) così distribuì gli alloggi ai 26. Gennajo 1G01. La compagnia del Duca di Sessa , a Teramo : di Ascanio Pignatelli , a Campii : di Marcantonio Colonna , a Mentono , Tossici» e Lasciano : del Principe di Ascoli, a Scorrano, Forcella, Castellalio , Castelbasso , Morro e Contro-guerra : del Priiwipe di Caserta , a S. Omero , Torloreto , Giulia , Mon-tepagano, e Montesilvano . Alti-' ordine del medesimo prescrisse le precauzioni contro la peste dell' Ungheria e di Trieste ai 3i. dello stesso mese . Era in quell' anno Governatore e Cajntano a guerra dpgli Api-uzzi , Francesco Cara/a Marchese di Ditello , il quale da Teramo nel Maggio 1 Go2. si applicò alla persecuzione de' banditi Regnicoli e Marchcggiani : i primi guidati ila Medoro di Poggio-Valle e da Sabatino Fantaconi di Campii , soprannominato Sgarìglia : i secondi da Guido Guiderocchi Ascolano , e da Luisitfo della Rata : con poco successo però , a quel che sembra . Restituitosi 111 Chicli , non ommise , dai 3o. Giugno ai 10. Luglio , di pubblicare Bandi colle solite promesse cT impunità e di premj per chiunque ammazzasse o consegnasse un bandito . Nò questo era il solo pensiere , clic travagliava il Carraia . Una lettera del Luogotenente Generale dei Regno , Francesco di Castro e di Andrada , gì' ingiunse di ben guardare la marina per esse ivi sentore clic il Bassà Cicala disegnava eseguirvi uno sbarco . Da Aquila , ove il Carrafa ricevè 1' avviso del giovane Luogotenente , dispose ai (3. Settembre 1G02. che la compagnia delle Milizie nuove di Gio. Felice Cornacchia di Civitella marciasse a guarnire la costiera . Non avea ancora il Cornacchia ricevuto tal ordine, quando il Poggese e lo Sgariglia, con altri dieci loro compagni , colsero nella Fiera di S. Maria Ferdinando Montenegro Spaguuolo , Governatore di Civitella , e lo uccisero , ferendo i suoi familiari e mettendo in iscompiglio la Fiera . Insolenza sì grande fò spiccare da Chicli Fausto Dilettoso Fiscale della Regia Udienza , il quale nove giorni dopo il debtlo trovavasi in Civitella a processare . Ma non potendo avere in mano i rei , dovè restringersi ad ordinare che i loro parenti, lino al quarto grado civile , si trasferissero a Castel di Sangro , se dentro un mese non inducessero quelli a presentarsi: espediente che non ebbe eOTetlo.
Venuto in Napoli il nuovo Viceré Conte di Benavente diè il governo degli Apruzzi a Ballassarre Caracciolo , Marchese di Binelto e Cavaliere di S. Giacomo della Spada . Costui era in Teramo ai 2. Giugno iGo3.