Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3 ', Niccola Palma
Pagina (105/321) Pagina
Pagina (105/321)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
io5
iul alloggiare i soldati , senza il menomo interesse dei due Comuni . Accrebbe ili altri dugento ducati la taglia sopra la testa di Medoro . Minacciò di mandare iu Calabria tutt' i parenti de; fuorusciti , qualora questi non si presentassero enfio dieci giorni : e da Teramo , ove il veggiamo ne' mesi di Giugno e di Luglio , continuo moto impresse alle truppe di linea ed alle milizie nuove . Tanta energìa diede a pensare ai banditi , che risolsero imbarcarsi . Per convertire in denaro gli oggetti predali , servironsi dei loro parenti per venderli . Tironi n' ebbe sentore , e tosto diresse alle Università di Teramo , di Campii , di Civitella, e di Montorio due ordini . In uno richiese nota di tutti gli stabili, mobili, e se moventi de'banditi , ed inflisse la pena di quattro anni di rilegazione a quei nobili , e di altrettanti di galera a quegl' ignobili , i quali tenessero robe de' banditi , e loro le restituissero , ovvero non le rivelassero incontanente ai Magistrali. Coli'altro vietò ai parenti de' banditi di vendere qualsisia cosa , avvegnaché loro propria , al di sopra di sei ducati, senza l'espressa di lui licenza. Qui il Volume nura. 5. dell' archivio di Campii , da cui queste notizie sono tratte , finisce , nè si ritrova il prossimo seguente . Dal nou essermi capitata però altra memoria sui banditi (ino al 1609. , congetturo che se Tironi non giunse a distruggerli , li ridusse certamente a dovere .
Pur non di meno disastri di altro genere rimpiazzarono nel cennalo intervallo il flagello de' banditi . Nel 1G04. Battaglia , Rojano , Garrano , Campiglio , e Masseti ville di Campii , S. Pietro , Monticello e Ponzano ville di Teramo tenevano in apprensione le due Città , perchè stanche dallo gravezze lor derivate dall'unione coi due Capi-Luoghi, aveano fin dall'anno precedente domandato nella Camera della Sommaria di separarsene , c reggersi a parte ; avendo esse anticamente composta 1' Università o Feudo di Melatino : e mentre non avrebbero dovuto pagar altro che 1' culoa ed il rilevio , le due Citlà si aveano accatastati i tcrritorj , come se stati fossero burgensatici . Nel x(io5. i nostri Paesi soffrirono nuovamente gli alloggi del Preside c del suo seguito . Scarsa fu oltremodo la raccolta del 1606. ond' è clic si provò penuria , specialmente 110' Paesi devastati dalle gragnuole * Nemmeno abbondante fu quella del 1607. preceduta dalla siccità di sette mesi continui . E perchè ( giusta il Toscano proverbio ) nè caldo nè gelo rimangono in Cielo , e lo stesso può dirsi del secco e dell' umido ; nel seguente anno 1608. si ebbero piogge incessanti e dirotte . In questo stato di cose si udì che Paolo V. ai 23. Febbrajo 1609. eletto avea F. GIO. BATTISTA Visconti , Vescovo ( tra i conosciuti ) LV. Ordinis Eremitanim ( coni' ci s' intitolava ) S. A agostini , Congregationis observantiae Lom-bardiae . Insigne Teologo , dice Ughelli , e fratello del Conte Ottavio : di Ottavio , soggiunge Stefano Coletti , Cavaliere del Tosone e Governatore perpetuo di Como . In fronte del suo primo Bollano ( Voi. n. 8. ) stanno trascritte le bolle Pontifìcie , in data de' iG. Marzo , fra le quali non manca quella diretta ai vassalli della Chiesa Aprutina : e 1' atto di possesso eh' ci prese , mediante il procuratore Sir Orazio Fazj Canonico Aprutino , nella mattina di Venerdì Santo , 17. Aprile. Poco trattenne Visconti a recarsi in Diocesi , essendomi capitato nelle mani 1' editto di convocazione di tutto il Clero alla prima sua Messa solenne armata , da celebrarsi nella festa di Pentecoste del iGog. Nel citato Bollarlo sta ben anche riportato un breve di Paolo V. de' 3o. Ottobre iG 10., col quale si unirono la Chiesa c i
14