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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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pararono. La Marchesana di Molitorio e Cmi/essa di S. N ilo , confessa di covasi , perni osso avea al Sersale d'ingerirsi nell' niiiitiiiiislrazioue , limili: vivo li erano in pace : ond' e die una nomina a Canonicato del t (i51. ò so-Scrilta da entrambi . Ma in altra vacanza accaduta in i iti/)»), operò iu modo nella Curia Vescovile e presso l'Uditore di Camera , cui la causa erasi iu appello devoluta , clic la sola sua presentata Cu ammessa , e rigettata quella del Sersale , in considerazione appunto de' matrimoniali capitoli esibiti . Continuano le nomine ili Eufemia fino al doro di che vengono quelle i!el Marchese Crescenzio j union- , ed in ultimo del Marchese Gianihattista <'.resceuzj . Questa serie sarà proseguila in luogo piò convenevole. Mancano ! lumi dell'archivio Vescovile riguardo a S. Egidio ed a Faraone, piccoli Castelli di là dal Salino, e perciò a noi pel solo civile rapporto lena ti . Si:p, lisre però la testimonianza del contemporaneo l\ ('arosi , il quale ci fi» sapere che ambedue stavano soggetti a Civitella , la cui Università vi stabiliva i Capitani o Governatori crini plenitudine j'ofestatis in cMlibus ; allorché per Regia autori la nel i(>.,0. Pompeo Procaccini di Civitella rimase investito di S. Egidio con titolo di Baronate» : e di Faraone Carlo Ottoni ili Maidica con titolo di Marchesato . Se il Viceré Duca di Medina giunse a vendere i casali ili Napoli, avrebbe risparmiati quelli di Ci\ilclla V
Dalla traversa alla strada or Tacendo ritorno, ho primieramente a dire «he i sospetti ili peste durati a tutto il itìilif. finalmente svanirono . Un online del Viceré «!«¦' io. Marzo i(ì35. prescrisse che l'esposizione delle cinque ore , in vece di farsi in ogni Comune nei venerdì , si facesse nelle Domeniche «li tutto qnell' anno , in rendimento di grazie dell' ottenuta preservazione ( Ar. Cam. nulli, t) . Non isvanirono «osi i mali derivatili dalla guardia delle coste , dal banditismo, e «lugli alloggi . Una circolare del l're-side Lazio Caracciolo de' 30. Maggio impose ai Militi a piedi ed a cavallo di tenersi pronti a correre alla marina al primo sognale avendosi sentore «leila presenza di una (lotta Turca nell' Adriatico . Altra degli «S. Giugno cosi dichiara ; « avendo avuta notizia che alcuni facinorosi di fuori Redini sie-« 110 entrati in queste Provincie con aggregar altri di Regno, e vadano scor-« rendo la campagna » ei passa i dare disposizioni per la loro persecuzione . Capo di questa comitiva era Titta. Ferretti di Monleealvo , sulla cui testa il Caracciolo ai Settembre mise il taglione di cinquecento ducali , eil attaccò indulto per cinque banditi. Posteriore Bando de'iìi. Ottobre avverti che selle individui della compagnia de' Guidali essendosi rifiutati a battersi colla masnada del Ferretti , e dato ad essa agio di penetrare nella Contea «li Molisi' ; i loro Guidatici restavano rivocali , ed eglino nuovamente ridotti alla condizione «li fuorgiiidiiali . (ili alloggi poi del i635. derivarono dai Capitani ili linea , venuti a«l ingaggiar uomini nelle nostre parli nella necessità di assoldar pente per la guerra infelicemente scoppiata in Fiandra, nella Valtellina e nel Durato di Milano fra I.tiigi XIII. e Filippo IV. o per dir meglio fra i loro famosi primi Ministri Cardinale di Richelicu , ed Olieares ( conosciuto solto il fastoso titolo di Conte Duca ) .
Sconsigliatamente prose parte alla guerra Odoardo Duca di Parma e Pincen/a . in favor «le'Francesi : imprudenza che a lui costò di poi gravissimi laminariehi , tra i quali il sequestro de' suoi Stati nel Regno . Ad eseguirlo comparve in Campii ai 20. Settembre i(>35. il Regio Uditore Tommaso Urandolini, c verificò che le rendite Ducali consistevano 1. nella Por-