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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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fesco de LuCque cine, 679. per donazione al Chierico Pietro di lui figlio nel r(.i3() : da Biagio e Serafino Egidj due. 680. per collette non pagate sui Leni donati nel ioaS. a D, Amico Egidj. Gli altri debitori furono lo stesso Vicario per terreni comprati nel i63t. sema che ne atesse mai pagate le imposte : il Sig. Camerlengo per drciotto libbre catastali intestate al Chierico Gio. Felice di lui figlio, dal i036. : il Capitano Gio. Antonio Brunetti , Giuseppe Bozzi, D. Sallustio Boccadossi ed altri parecchi . E' parrebbe che i poco scrupolosi Gentiluomini sapessero col tempo rendere frustranee confessioni ed obbliganze carpite dalle imperiose circostanze » Pur non accadde così : ed il Comune giunse , a via di atti giuridici , negli anni seguenti, ad incassare buona porzione degl' indicati crediti ( Ar, Cam. voi. n. 19. ) ,
Se alquanto torbido fu il contegno manifestato da Campii , adatto lodevole e brillante fu quello spiegato da Teramo Che la Città nostra fatta avesse spiccare una luminosa fedeltà , ad onta de* mali esempi , che la circondavano ; è bella una verità , la quale costa da autentico documento dal privilegio cioè di Filippo IV. degli 8. Aprile 1660. ( In areh. Civ. ) ove riepilogandosi le petizioni , si parla del merito , che si avea procaccialo e/e tiei.ipo de las passadas revoluciones , quando de toda la Provincia de Abruzo sola se mantuho con la devida obediencia jr de\'OCioit al servicity de y. M- ressistiendo con mucha Jineza y valor a todas las armas del Pueblo , dirigidas del Duque de Castelnovo . Giordani T sull' autorità della Topografia Ji Riccanale , racconta che Teramo si armò per la buona causa ; the si provvide del bisognevole , ucl caso che sostener dovesse uir assedio z the due fazioni nemiche di Gentiluomini furono indotte a far la pace, felicemente giurata avanti la Chiesa di S. Carlo ; affinché uno solo fosse da li innanzi 1' impegno de' cittadini : e che caduto in sospetto il Regio Governatore Gio, Andrea Valignani , perchè Chietino , i Sigg. di Reggimento lo dispensarono da ogn' ingerenza sulla custodia della Città , che assunsero unicamente a loro carico . La plausibile condotta de' Teramani si manifesfa eziandio nella fiducia che in essi il Pignatelli ripose . Imperciocché avend' ci nel Settembre chiamate in Aquila varie compagnie di Militi , ritenne pressoi la sua persona quella di Teramo , con due altre .
Il rigore , misto ad una dose di crudeltà , del Governatore delle armi delle due nostre provineie ( il quale dai i3. Novembre riunì, per la pai lenza ila Aquila del Preside Zagariga, le attribuzioni di Preside anche dell' ulteriore Apruzzo ) soffocalo avrebbe il fuoco della ribellione , se il Duca d' Arcos nell' estremo bisogno non gli avesse imposto di rimettere in Napoli quanto denaro poteva , e ili spedire alla volta di Capua tulle le forze disponibili . Vidcsi dunque costretto nel mese di Ottobre a spremere denaro dai Baroni e dalle Università , alle quali mise la contribuzione di cinque carlini a fuoco, da pagarsi senza dilazione: ed a dirigere verso Capua i soldati del Battaglione. Ma perchè costoro cammin facendo per la maggior pai te disertarono, ne emersero due inconvenienti: Fu il primo eli'ei s'incaponì a perseguitare i disertori , servendosi principalmente di Giulio Pezzola del Borsetto , già capo di banditi , ma in allora al servigio della Regia Corte , insieme con tre altri capi al Pezzola subordinati , i Caporali cioè Giuseppa Colranieri di Montorio , Girolamo di Domenico della Rocca di Civitella, e Durante Mancccchi di Campovalano domiciliato in Penna villa di Campii.