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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
chele Caracciolo ile' Marchesi della Giojosa : e dell' Ultra , Gio. Battista /'escara Duca della Sarracena , entrambi coli' attribuzione di Commissari ili campagna conira tlelintptentcs . 'l'ale attribuzione ci la abbastanza conoscere che avanti il it'.iK». non erano mancati banditi: ma nella debolezza, in cui cadde il governo della Monarchia dopo la moite di Filippo IV. senz'ultra forza motrice che qndln la quale enianavasi da una Donna inesperta e mal servila, eglino crebbero cotanto in insolenza ed in numero, che coinin-« ia da qui il , eriodo di diciannove anni , il più fecondo forse di avvenimenti di «filanti nella presente Storia ne vanno racchiusi.
FI' pare che i primi a gillarsi in campagna sfati fossero Gitt.rrp/re Col-lanieri di Molitorie?. altrove mentovato, assistilo ila Giambattista sui/ figlio da Gùimberairlirto suo nipote : Merloco Nanhccci di Tabacchi» , villa di \scoli : e Sante di Giovanili Lucidi . alias San farciti ili Unisci, i , pronipote ilei rinomato Marco di Sciarra , nafo in Cesa villaggio di liner» S. Mali. i . Pure da capi comparvero, avvegnaché d'ordine secondario , («io. Carlo v Tommaso / itellì ora delti di Curano dal luogo di origine, rd ora di Molitorio dal luogo «h*l domicilio : Giuseppe T.accn-f di liei laute, soprannominalo lo Spagnoletta : sintonia Si L'i delle Piagge : Sakafore Bianchini •.iella Forcella in V;dle Castellana , ed alcuni altri _ Mosso dalla baldanza di tanti facinorosi il Preside Caracciolo spedi in queste parti 1' Uditore b'ran-i'i'sco J\marre! hi , col grado di Commissario sostituto contro i delinquenti , >1 «piale parti da Chicli li (). Gonna jo itìtvy. c«m isfortuiintr auspici : pcr-« he calumiti facendo gli giunse rapjiorto che il Tenente Gcsnwrj , scortando alcuni carcerati a Chicti, era caduto ir» nn' imboscai» tesagli vicino- Scorrano dai banditi comandati d» un tale Sconchiti , i prigioni ciano st iti liberati , ed il Gesmeif costretto » fuggire, ndl» ,»-rdita di fre solchiti uccisi. Pervenuto il NavarrelJa iu Giulia promulgò nel «Ir 11. Bando-, cfH quale promise indulto, piazza «li soldati» e- premio eli cinquanta «lucati a qnH bair-«lilo , clwe ne consegnasse o viro o mm tn trn alfn» : e raddoppiai • e tripli-, a-le ricompense , qualora i servigi cadessero sojira due o tre Ixmditi , ovvero sopra uno de Capi . Nel giorno i~. «Iella «emanò altro Bando «la Teramo , con cui deiNincie , guardie , armamenti prescrisse agli Amministratol i d Ile Comuni . H , lerci rè procurato avei il' impedite rh-» i banditi macinassero il grano , ed i Coliamovi indispettiti avean «r«rvastati t mrdiui «li Molitorio o di Leognano ; con un terso Bando «lei t. Febbrfijo pose la- fagli» di duemila ducali sullo leale di Giuseppe , di Titta, e di Gio. Berimlino, e I' impunità per venti fuorusciti di qualsivoglia comitiva ( Ar. Cam. Voi. ir. i:>. ) .
Traslata Lo dalla carica di' Castellano di Brindisi a quella «li Preside tir Apruzzo citra , e di Commissario cóntro i delinquenti anche «feti' ultra , il Maestro di Campo Michele ili .1 Iniettiti ; «la Chicti ai ao. Febbrajo r(>l>-. sotto enormi peuo impose agli abitanti do* Contadi di dare arile Autorità avviso de' banditi , cito- mai passassero a loro vista : ai Comuni di battere la campana a martello , di fare uscire tantosto- gli nomini atti alle armi in persecuzione , «li trasmetterne nuova alle Terre convicine pel medesimo oggetto , ed A lui per espresso : e vietò allo Corti locali «Ti avvalersi do' Frati Giurati per le esecuzioni «Ielle privato sentenze, onde costoro no i t'ossero-distraili dallo scopo che più premeva . Ma perchè a mettere in- dovere gì' insolentiti,, altro vi videva due circolari e.l editti; ei si mosse da Chicli colle forze disponibili , e con esse e col Navarretta allibò- a piantar quartiere in Molitorio-,