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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Bombaciaro seu Teramo, Francescanlonio di Domenico ( Ventura di Montesilvano ) alias Cicconetto , Santarello di Joanella , Giambattista , alias Caforno , e Giuseppe di Donato , alias Sputa ( di Cesa ) . Soggiunse che il denaro stava depositato presso Giuseppe Durini , mercante in Chieti : nè mancò di promettere le solite impunità a quel bandito che ne ammazzasse un altro, a quel capo che altro ne uccidesse. Sia per effetto di questo Bando , sia per altre cagioni , Santuccio , Medoro , il Bianchini , e Domenicantonio Mancecchi si aggiustarono non col nostro Preside , ma col Preside di Aprnzzo ultra Manuel Giuseppe di Sesc , a patto eh' eglino rimaner potessero sicuri nelle loro case , e che i compagni servissero per due anni il Governo . Tale accordo ebbe la ratifica del Viceré ai 29. Agosto , e tanto esatta esecuzione che in Campii non si trovò altri che il Mancecchi atto ad addossarsi 1' ufiìzio di Esattore. Il Viceré, di cui è stata parola, è il Marchese di Astorga rimpiazzalo ai 18. Settembre dal Marchese de los Velez .
   Appunto nel giorno medesimo il Preside de1 Rossi , tornato a Chieti , astrìnse le Università di Campii , Bollante , S. Omero , e Nereto a fornire di letti la guarnigione di CiviIella . Trovo di lui successore , ai 16. Dicembre , Pietra Cortez : ed ai 3o. Giugno dell' anno seguente Ignazio Provenzale , Consigliere della Regal Camera di S. Chiara . Si duole costui ne'suoi Bandi che gli ammnistiati » accordati al servizio sono da quello perfidamen-» te fuggiti , et abusando della grazia a loro conceduta , e contravvenendo » alla fede promessa , vanno di nuovo per la campagna scorrendo e conisi mettendo eccessi ». Quindi noli' estate dei 167G. continue prescrizioni per armamenti, corrispondenza fra Paese e Paese , promesse d' impunità e di premj , sequestri , liste de' parenti de' fuorusciti ,- marce delle Milizie Ma se Provenzale non si stancava , mi sent' io stanco a ripetere misure , già sperimentate deboli e di poca efficacia negli anni precedenti . Dirò piuttosto che risedendo in Campii Monsig. Vespoli-Casanatte nel Dicembre 1G7G- gli parve disconveniente alle proeminenze del Clero che i Signori del Magistrato sedessero ad ascoltar le prediche dell' Avvento in sedie di cupjo con postergali e bracciuoli . Ordinò impertauto , sotto pena di scomunica , che fossero tolte . Non essendo ubbidito , passò alla citazione ad diccndarn causam quare , combattuta tantosto da replica di nullità e di appello alla S. Sede . Ma perchè coi Pastori amanti ed amati riescono facili gli accomodamenti ; così portatisi il Camerlengo , i Reggimenti , e 1' Avvocalo della Città Fran-cescantonio Franciacurta ad abboccarsi con Monsignore , la bisogna rimase felicemente transatta .
   CAPITOLO LXXXVI.
   Stato stazionario del Banditismo , diviso in due grandi Fazioni, di Titta Colranieri cioè , e di Santuccio di Froscia . Sinodo del 1681.
   Se in ogni generazione si trovasse un cittadino fornito di mediocre discernimento , ma di perfetta imparzialità , il quale si prendesse la pena di notare i fatti di qualche rimarco fi misura che avvenissero ; altra fatica non rimarrebbe allo Storico che scegliere e concatenare . Tanta fortuna a noi non è data, che per lo spaxio di poco più di cinque anni . Avea il Chierico Giuseppe Jezzi di CastelnuOvo di Campii scritte in uu Giornale le vicende