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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1 jd
   de' banditi , e ne risultarono due volumi . Ma il primo è perito , e del secondo è rimasto un frammento, dalla pagina cioè 23. alla 144-> quantunque dall' Indice si scorga che giungesse alla 248. Il pezzo superstite racchiude le notizie dai 24. Luglio 1678. ai 28. Settembce i683. Tralascerò una moltitudine di omicidj , ricatti, violenze a donne , tagli di vigne e di alberi , di atroci vendette per menome offese o vecchie o nuore : e mi basterà prevenire il Lettore che quando comincia il campato racconto , governava da Preside 1' Apruzzo ci tra il Consigliere Francesco Navarretta : che 1' Uditore Tauro avea fissata residenza in Teramo : e che la maggior parte delle comitive vivevano liberamente nelle lor case , armate però e pressocchè indipendenti dalle leggi : sovente in discordia fra esse , ma facili a riappattu-marsi qualora entrassero in diffidenza del Governo. Benché ciascuna comitiva avesse il suo Caporale , pnre quasi capi supremi eran considerati Giambattista Collanieri , e Santuccio . Quest' ultimo trattenevasi di ordinario nel suo Palazzo iu una specie di penisola , nelle pertinenze di villa Boceto , dirimpetto le Piane a Campora , nel sito ov' è oggi la casa rurale dei Tori di Morge . Conserverò le proprie parole del Jezzi , per quanto il permetteranno 1' epilogo che intendo fare di narrazioni troppo prolisse , e 1' unione di articoli soverchiamente minuti o correlativi .
   1678.
   8. Settembre . Sono assoluti dalle scomuniche , incorse per delitti commessi alla Nocella , dettagliati nel primo volume ( e perciò a noi ignoti ) Bomenicantonio e Francescantonio Mancecchi e compagni , Gio. Carlo Vitelli e compagni , Salvatore Bianchini e compagni . Il Vescovo di Campii ha differita , per quanto ha potuto , questa assoluzione .
   28. Novembre . Cicconetto con altri era fuggito dall' arsenale di Napoli , e grave apprensione ingeriva al Navarrctta . Santuccio , Gio. Carlo Vitelli , ed i Mancecchi lo traggono d'impaccio con accompagnare in Chieti Cicconetto , e con fargli accettare un Guidatico , con obbligo di rendere un certo numero di servizj, cioè di consegnare vivi o morti de' banditi non indultati.
   „ l6.79:
   8. Febbrajo . Savino Savini domiciliato in Civitella, che avea portata in Ascoli la testa di Antonio delle Piagge , divenuto ghiotto delle mance di Monsig. Governatore , gì' invia quella di Alessio di Cerqueto ucciso a tradimento .
   5. Giugno . Arriva in Chieti il nuovo Preside Carlo Petri. Navarret-ta partì per Napoli .
   23. Ottobre . Un nipote e cinque compagni di Santuccio recatisi a Colle Corvino vi uccidono un tal Pugliese ed il figlio , tuttoché parenti di Titta . Teme 1' Autore che sì fatto incidente non accenda la guerra fra i due supremi capi de' banditi , non si mettano da banda i Guidatici , e non ricomincino le tribolazioni. Titta in effetti portò le sue doglianze al Petri , il quale scrisse all' Uditor Tauro di abboccarsi con Santuccio , ed indurlo a dare qualche soddisfazione a Titta . L' abboccamento seguì in Campii ai i3. Novembre : ma le risposte di Santuccio furono così orgogliose , che il Tauro se ne tornò a Teramo poco contento . La fortuna volle che Titta poco dopo credesse o fingesse credere che i due uccisi avessero propinato il veleno a Santuccio ed a due parenti di costui : sicché riconoscendo 1' equità della vendetta , cessò d'insistere . E veramente di quel tempo godevasi un