Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3 ', Niccola Palma
Pagina (172/321) Pagina
Pagina (172/321)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
ni va ji Cervaro un tal caporale ili jicumoli con quaranta Calabresi , ed all' avvicinarsi
Disponevansi entrambi a molestare i nemici nelle tre Ville suddette, allorché al primo si presentò un Eremita , inviato dai due capi supremi , ad oggetto di partecipargli di essersi già detcrminati a portarsi ai piedi di S. E. : esser necessario però un abboccamento con lui , a fino di concertare le condizioni , non che il modo od il tempo della presentazione e della partenza per Napoli . Lo pregavano quindi ad inoltrarsi Clio a Cosa Castina , senz' altro accompagnamento che de' servitori , onde i banditi comuni non ne concepissero sospetto. L'indole generosa di 1). Alonso era por farlo cader nella pania , e già risposto avea all' Eremita che vi andrebbe : ma avendo comunicata al Cavalli la bisogna , questi gli rappresentò il rischio cui si esporrebbe col darsi in balìa di gente sì iniqua : siceliò mutalo pensiero , il Preside fè richiamar 1' Eremila , e ritrattando la prima parola , significò che se i due capi volevano parlamentare , venissero pur .francamente al Cervaro , sub verbo et fide Regia, 'fitta e Santuccio , nou meno diffidenti del Paglietta , nè meno ombrosi del Cavallo , spedirono nuovamente 1' Eremita , ed in fine si rimase di accordo che si terrebbe il colloquio in luogo medio tra Cosa-Castina od il Cervaro : ove sccsi nel dì seguente i soli Titta e Santuccio da un cqnlo , e I). Alonso dall' altro , seguì il congresso , sciolto però senza frutto , giacché i duo capi esigevano por loro «tessi , e por altri notabili , un' eccezione dalla legge di recarsi in Napoli .
Risolse pertanto il Preside di attaccare noi giorno vegnente Cosa-Castina, nelle cui vicinanze si avanzò nella notte . Ma gli spari uditi , al sorger dell' alba , sulle alture do' monti , lo istruirono clic n' erano già fuori i banditi , i quali iu quel modo befliivansi della niuna riuscita del progetto di lui . Mentre 1). Alonso occupavasi a far osservare i sentieri , per dove montar sulle vette a Cesa Castina soprapposte , Titta e Santuccio lo tolsero dalle perplessità , facendo defilare i fuorusciti , avanti che il solo tramontasse , ]>cr le montagne di Macchia-Tornella . Indovinò il Preside che loro disegno fosse il passare a Valle-Castellana , c pensò di prevenirli . Per la via del Cervaro e del Piano di Roseto , camminando tutta la nollc a marcia forzata , comjjarve in Valle Castellana , poco dopo che vi erano giunti dalla lor parte i banditi . Tale manovra diede disturbo ai capi , tanto più che; Irova-xausi scarsi di palle c di polvere , e per provvedersene spedirono frettolosa-