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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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garrirne cimi gestisse/ , ad regimai ìtujtis Ecclesia; assumptns est, 2 A. Augusti l6g3. Ex vero Pastoris zelo subditorum urgere salatevi dum sui muneris èsse couspicil , indefessis conatibus ail puriores niores Cleriim po-pidumque IraJiere satagit . Nec ulla terretur refracturiorum vi, sacra visi! alione , sanclissimis legibus , verbo et exemplo , qua- ad Dei culi uni pertinent promovere siudens . Così il Luccuti parlar dovea di uu vivente Prelato . Ma tocca ai posteri il fissare la buona o cattiva fama , la lode 0 il biasimo. Avanti di compilare al Cassiani lo storico processo, notiamo che la vera sua patria uou fu ilossauo , ma Terranova, e diciamo in grazia de' Campirsi che agli 11. Dicembre iGy.f. compi ' la mollale carriera Ranuccio lì. Duca di Parma e Piacenza . Eragli premorto il primogenito Odoar-do ,di cui restava una Principessa per nome Elisabetta , nata ai sii. Otto-Lre 1690., la quale vedremo trasferire all'augusta Casa de' Borboni i diritti de' Farnesi . Due figli superstiti lasciò Ranuccio , cioè Francesco ed Antonio : ed il primo di essi succcdè al padre nei due Ducali e negli Stali Far-ucsiani iu Regno .
Trovo che Cassiani ai 10. Novembre iGq3. era già in esercizio di sua giurisdizione , e clic il Capitolo , lungi dal mancare al rispetto dovutogli , invialo avea i Canonici Sir Giuseppe Giuliani-Urbani e Sir Egidio Ercoli ad incontrarlo (ino iu Napoli , ove Monsignore era passato da Roma ( Ar. Cap. n. 49- ) • lì»11' straordinaria attenzione non mise il Capitolo al coverto dalle molestie del novello Vescovo . Si fece questi a pretendere clic i Canonici non potessero usare fuori Chiesa la veste talare pavonazza , né a<*-giungcrc ad essa i bottoni e le mostre di colore cremisi. Avendo però il Capitolo fatto costare con certificati del Capitolo Metropolitano di Chieti , del Magistrato di Teramo , e dei Reggimenti delle principali Comuni della Diocesi ( Ar. Cap. 11. 3G. ) 1' antico immemorabile solilo ; Cassiani ricodò da ambedue le. pretensioni . Non ricedò con eguale facilità dal riputare affettatamente vecchia usurpazione il jiosscsso, iu cui era il Capitolo di spedire le bolle per molli beueficj curati e non curali : e la prepotenza di lui da un canto e la debolezza del Capitolo dall' altro furon tali , clic tranne la collazione della Cappella di S. Cristofaro nella Cattedrale , pieno jure , ai 3. Novembre 1697. , 11011 ',0 incontrata altra bolla Capitolare, durante il .Vescovato di Cassiani ( Ar. Cap. 11. G. ) .
Le individuali amarezze stavano riserbate all' ex Vicario Ricci . Era costume della nostra Chiesa che nei tre mainimi dello tenebre , lo lezioni del primo notturno si cantassero dai Musici della cappella , quelle del secondo dai Sopranumerarj , e quelle del terzo dai Canonici : ed apparteneva all' Arcidiacono 1' indicare con preventiva Tabella quale lezioni! toccasse a ciascun Soprauumcrario o Canonico , in conformità del risoluto nella sacra Congregazione de' Riti ai 18. Aprile 1G17. ( Pignatelli lom. 4. Cons. 37. e 180. in AprtUina ) . Cassiani che avea a sovvertire anche le piccole cose, spogliò il Ricci di tale dritto . Non avrebbe coslui per oggetto di sì lieve momento piatito ne' tribunali di Roma , ma più rilevante attentato del Vescovo ve lo chiamò . Ho notato altrove che l'aitar maggiore rimaneva a quoi tempi quasi in mezzo alla Chiesa , sotto la cupola : e dietro ad esso , sulla nave aggiunta da Arcioni , il Presbiterio , occupata dal Clero nello l'unzioni pontificali . Ascendovasi all' altare , ed alla cattedra ornata di colonne , di figure e d' iiilagli , che gli era accanto , per due scalini di marino ,