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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   braccinoli , slralo, e cuscino : il dubbio se ai Magistrali inferiori si avesse a dare un tiro o due d' incensazione : e finalmente ari possit Magistratus Te-mini li a bere et tenere scamnum in Ecclesia crini postergali, suppedaneo, genu/le.vorio, et brachiomm appodio ; diedero luogo ad altra risoluzione della sacra Congregazione de' Riti , de' (3. Ottobre 169(5. clic ci dispensiamo dal trascrivere , perdio riportata dal Ferraris ( Verbo Ecclesia, Art. 5. mini. 33. ) . La risposta all' ultimo quesito , su cui raggravasi il più forte impegno del Vescovo, fu ; Detur decretarti in Barensi ¦>. Septcnibris iGno. il quale era stalo così concepito : Concedendum esse Magistrata!' scamnum si ve sedile ligneuni sino suppedaneo , iranno coopertum , tatti in Ecclesia Ctilliedridi quarti iu omnibus aliis Ecclesiis saecuLiriirn et Regltlaiiuin , c etra Presbi teriani . Senza i lumi clic a noi forniscono i Fatti ed i Sommari impressi in Roma nel 1(196. rimarrebbe oscuro il senso del quinta dubbio , così concepito : An Domini Regii Auditore* Regine Audientiaa Ti ranti possint , diari assistimi O/fìciis divini* , sedere in s •dibus corami-neis rum braeltiontm appodiis , et habere sfratimi cani pulvinari , stwit<: quoti prius , tempore quo alia vice aderat in Civita/e Tribunal Regine. A udientiae , sedebat in sennino ligneo nncis cum postergali et suppedaneo, quod tjuidetn scannami ad/iuc c.vtat iu Ecclesia ? Risp. Dilata , et videa-tur de solito . Senza le citato stampe non avremmo saputo : die. venduto Chicli a Ferrante Caracciolo ( Vedi Cap. LXXXII. ) il Preside di Apruzzo ci tra Fabrizio di Acquaviva ilo' Duelli di Atri , col collegio degli Uditori , si trasferì a Teramo: che nel poco tempo, iu cui \i rimase, egli assistè allo sacre funzioni iu sedia distinta con iscabollo nudo e cuscini , a cajio del banco nudo con rspalliera , ove sedevano 0 s' inginocchiavano gli Uditori : elio il particolare Tribunale stabilito in Teramo ibi circa do lici anni addietro , isdegnando rpiel banco , avea fatto collocare uno scalvilo elevato per due gradini dal suolo , con patino a' piedi , avente dinanzi un genullessorio coperto , e da dietro sedie di cuojo a braccioli : e elio Cassimi solliir non voleva tale novità, quantunque tollerata l* avesse il suo predcrosso e.
   La questione intanto ili fallo era sili 'dove si cstcmlcs.se il vero Presbiterio . Secondo la pretensione del Vescovo , includendo esso la colonna cui era allìsso il pulpito , ei previde che nella Quaresima del 1697. i civici Rappresentanti sarebbero andati ad ascoltare le prodich • noi solilo banco in faccia al pulpito . Por vincerla dispose che si predicasse in S. Agostino . Foce allora il Magistrato un passo ili più , piantando in S. Agostino non il banco , ma le sedie di cuojo . Cassiani ordinò che si togliosscro sotto pena di scomunica , da incorrersi ipso fatto , ed a lui solo riservala . Non obbedito, si astenne dalla dichiarazione della scomunica, contentandosi di sospendere il Predicatore. Avvenne lo stesso nel 1698. e nel 1(199. P,M'diò i Sigg. di Reggimento ebbero nel 1700. seniore che il Vescovo , per ispiintarla , avrebbe destinala alla quaresimale predicazione altra Chiesa , la quale esser 11011 poteva che quella di S. Francesco o di S. Domenico o di S. Carlo ; fecero preventivamente, iu tulle e tre collocare sodio simili . Ciò tini ad irritare al maggior sogno Monsignore , che ai 1'. Marzo 1700. da Mousan-polo venne alla sentenza di sconiuuica ed all' affissione de' Ccdoloni contro il Dot. Marcattilio Massei, Giudice Civile , e contro gli altri del Magistrato , espressamente nominati . Ricorsero costoro all' Uditor generale della Camera Apostolica , da cui fu rimessa la causa alla Congregazione de' Riti .