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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
Tonimi , qucad ierrìtorium denominatimi S. sfeto . 1ìesperfu vero t crii torri S. Eleatherii, exeqruitur decretimi Ergine Camerne - Il dominio degli erbaggi clic Teramo avea per S. Atto , e non per S. KJeulerio , mosse la Camera alla distinzione suddetta . Se i Camplesi si fossero quietati a questa decisione , forse S. deuterio or sarebbe inroijKirato alla loro Comune : ma vollero aneli' essi avvalersi del benefìcio della restituzione in iniegnim , ebe ]oi non cmaiono di spingere al termine i onde Teramo si mautenne e si mantiene nel possesso pure di S. Elcuterio .
Più prospero evento pe: Camplesi ebbe altro litigio agitato nel tempo stesso nella Camera della Sommaria . Facemmo motto nel Cap. LXXX; di un debito di ducati seimila , contratto col Collegio de' Gesuiti di Aquila . Neil' istilli::r:ilo stipulalo agli 8. Novembre 1621. da Notar Curlcmtonio Pandulsi Aquilano gli obbligati furono dieci cittadini e Maurizio Cortelli-ni del Cernirò , clic costituirono partitauieutc in ipoteca i loro slabili , senza die in modo alcuno vi fosse intervenuta 1' Università. Pretesero eglino in seguito di aver perdali due terzi del capitale per lr abbassamento della monda prescritto dalla Prammatica de' 2. Marzo 1622, e di aver impiegali per la pubblica annona i rimanenti due mila nel penurioso anno 1622 : ed operarono iu modo clic il Connine riconoscesse come suo 1' intero debito , con istrumrnti de' 21. Settembre i6a3. e 9. Ottobre i644* rogali iu Campii : il primo ili favore del P. Gio. Francesco Pica , l'altro del P. Gio-Battista Bossi , Rettori del Collegio , i quali si liscrbarono espressamente le ragioni nascenti dall' istiumento radicale. Quindi i Gesuiti or si rivolsero agli eredi degli undici obbligati nel 1G21. or all'Università. Ma nel dì 18. 1'ebbrajo 1752. venne questa assoluta dalle loio pretensioni .
L' augusto Carlo frattanto progrediva con costanza e con felicità nel riordinamento del Regno . Ai i5. Maggio 1754. assegnò il termine pcrenlo-rio del seguente Giugno all' ultimazione de' Catasti . Con dispaccio de' G. e de' i3. di quesio mese abolì la carica di Uditor Generale degli Stati Farnesiani , con die alleviò le Comuni dalla rata di soldo, clic per lo avanti erano costrette a contribuire. Ai 17. Agosto del medesimo anno proibì gli armamenti , che in certe Feste ( non senza inconvenienti ) si usavano , sotto il comando di un Capitano , principalmente per la scoila di onore delle processioni . Ne rimane 1111 vestigio ne' tamburi , il frastuono de' quali ancor si reputa essenziale ed indispensabile nelle feste de' nostri Paesi . Ricompiò l'uffizio della Doganella degli Apruzzi. e ne di\ise la giurisdizione fra due Governatori , che nominò fra i componenti delle Udienze di Chicli e di Aquila . Lo stalo in cui trovavasi il nostro Tribunale non permise per allora a Teramo il Governatore ma un Tenente , non altrimenti che Penue , Lanciano, Soliiioua , Pcscina , e Tocco. Nel 17^7. riunì alla sua corona i feudi devoluti per morte di Ridolfo, sia il XV11.'sia il XVIII. certamente ultimo Duca di Atri, avvenuta iu Napoli. Tra il 17Ò3. ed il 1754. al noslro Assessore Saiivisenle dato avea iu successore Antonio Tardioli Giudice di Vicaiìa Criminale , rilevalo ai i3. Luglio i-*~<). da Lorenzo Mhz-socchi , anch' ei Giudice di Vicarìa . Chiamalo il Brigadiere de Leon in Aprile 17.57. all'onorevole posto dell'Ispettor Generale, destinò Preside il Brigadiere Davide sireskin , giunto in Teramo nel dì 8. Maggio dello stesso anno .
Questo Monarca di eterna c di sempre cara ricordanza , per morte del