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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   n visi ir» Re Ferdinando : alla quale , come ali1 ni lìmo rampollo della nobilissima Casa Farnese, i Campirsi pagarono il tributo di solenne funerale .
   Vacala la sede, il Capilolo solio il dì (i. Settembre elesse in Vice-conte il Sig. Niccela Meriti celli , in Giudice delle seconde ed in Assessore del Viccconte il Dottor Alessio Tu llj . Elesse ben anclte il Masi roda Iti di Bisegno ed i due soliti Cancellieri . Passando olla sc elta del icario Capitolare , non si bussolarono soliauto i Capitolari laureali , coni' era il costume ; ma si bussoli) eziandio D. Gio. Andrea Festa di Avellino , ultimo Vicario ¦«lei defonto Vescovo , sostenuto dall' impegno dell' Assessore /iuggiero . Erano quindici gli Elettori , ed avvenne che il Can. Bcranio MicJiiteJli riporlo nove palle bianche e sei nere , ed il Festa undici delle prime e quattro delle seconde ( Ar. Oep n. 5o. ). Quindi nel verbale si scrisse c »> II »> stante la maggioranza de' voti è restato eletto per Vicario Capitolare il fu » Vicario D. Gio. Andrea Festa ». Non mancò il Michitelli alle proteste di nullità , -sostenendo che a lui bastava di aver avuto un numero di voli supcriore «dia inetta , ed ia conseguenza di essere stato dello ; giacché falla mia volla f elezione , il procedere ad un' altra citi un atto nullo . Replicavano i partigiani del Festa eh' essendo .slata ammessa la petizione di costui , e sottoposta a scrutinio ; 1' elezione nan veniva a consumarsi che dopo 1' ultimo bussolo , al paragone de'voti favorevoli ottenuti da ciascun bussola lo . E evidente che se reiezione si fosse l'alta per schede, sarebbesi evitalo lo scisma, di cui parliamo. Presentala «al Capitolo l'istanza di nullità per Ciijk'-ta da par te del Michitelli , fu risoluto riceverla , da discutersi però dal Giudice competente : che, pendeute la discussione , non si desse nè patente uè possesso ad alcuno - e che frattanto la giurisdizione si esercitasse dal Canonico Camerlengo.. Perche Monsig. de Dominicis non era io Campii di quei giorni nra m Ortona , e perchè oè meno iu Penne era il Vescovo ; le attribuzioni , dal Concilio di Trento date al Vescovo viciniore , rimasero devolute a Monsig. Lodovico Sabatini Vescovo di Aquila . Primo ad indovinare sì fatta competenza fu il Michitelli , cui perciò riusci facile ottenere un decreto cou&rmatorio , in data de' i4-, in virtù del quale ebbe dal Capitolo il possesso. Giunte però al Sabatini per espressi le rimostranze dell'altro partito , conti-animando il primo ordinativo , ed ingiunse in vece alle Parli di comparire in Aquila nel termine di otto giorni , onde assistere alla discussione delle nullità ; e clic frattanto Michitdli desistesse dall' ullizio , da esercitarsi provvisoriamente dal Canonico Camerlengo . Intimala al Michitelli la nuova sentenza , ei fece il sordo.* per lo che Monsignore altra jiiù energica ne emise nel dì 7. OU0J1 re , che mandò ad affiggere in Teramo per mezzo del suo Cancelliere, con'istruzione d'indurre prima colle buone il Midiitel-li a desistere , ed in caso di renitenza , di esibire al Preside ed all' Assessore gli uflizj , co' quali si domandava il braccio forte, anche per 1' arresto di chi per difetto di giurisdizione esercitava alti nulli con turbamento delle coscienze. Arrivato il Cancelliere Aquilano in Teramo , ebbe un bel predicare al .Michitelli , laonde si affrettò a presentar le due lettere . Avrebbe Ruggiero voluto secondarlo, ma la forza armata dipendeva dal Preside , ch'essendo favorevole al Midiitelli , si scusò col rispondere di non potére frammischiarsi in simili afbiri, senza un permesso del He . Quindi il commesso stimò bene ripartire per Aquila , lasciando il decreto al Canonico Camerlengo , che si offrì ad allig-getlo e lo affisse di fatti nel giorno 15. Ottobre: defisso però ,iiuniautiueuti