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   Ti parli munito ili lettera di Antinori pel Vescovo Sambiase , contenente la genuina esposizione de' faKi e la richiesta del dovuto risarcimento : » Ilo a questo degnissimo Capitolo grandi obbligazioni . Non finirei mai , se » volessi accennare soltanto le finezze senza merito alcuno , per mera loro jj innata generosa gentilezza , ricevute dall' intero Collegio , e da ciascuno in » particolare ». La risposta di Sambiase, in data de' i5. Aprile, è degna della nota di lui mondana prudenza : » Può immaginarsi V. S. III. la sti-» ma parziale che io fo di cotesto mio amatissimo Capitolo , di cui sono » parte e capo , e però riguardo il di lui onore e decoro come mio proprio: » e ne avrei in questo incontro manifestato prontamente gli elfetti , se 1' af-» fi»re non si trovasse già dedotto dalle Parli presso il Regal Trono , il che » renderebbe irregolare ogni mia procedura , che non fosse giuridica ». Soggiunse che disporrebbe la partenza da Napoli fra-giorni , e che tornato , darebbe la soddisfazione di giustizia ( At\ Cap. n. 4'. ) . L' idea del Vescovo era di congedare il Vicario , ma non così presto e sul solo motivo dell' occorsa emergenza . Il Canonico frattanto , guidalo dall' egregio Avvocato Gio. Filippo Delfico nostro concittadino , seppe ben riclamare ne' Mini-sieri ed ai piedi del Re : ad onta delle contrarie rimostranze del Vicario , del Tribunale , e della Città . Avvenne che in un' Udienza , data da Carlo Demarco a Sambiase, scappasse a coslui di bocca di avere avuta lettera da Antinori . Il Demarco , che di Antinori avea la giusta opinione , gliene chiese copia , nò se gli potè negare , Vide allora Sambiase che bisognava mutar vele ; onde sospese il Dauisi fino alla decisione dell' aliare , di cui commise informo al Can. Teologo di Campii D. Pancrazio Jannetli . Disbrigata l'informazione , e rimesse le carte per consulta alla Camera Regale di S. Chiara ; nel di i3. Maggio 1769. sortirono tre dispacci. Col primo , diretto al Vescovo , S. M. disse eh' ci si provvedesse di altro Vicario . Col secondo furono ripresi il Preside e 1' Assessore per avere accordato il braccio forte alla Curia Vescovile senza giusta e conosciuta ragione. Fu il terzo indrizzalo al Cav. Vargas Delegato della Regale giurisdizione coli'incarico di far sentire al Danisi » che allatto più nou .ardisca di pretendere di eser-» citare la carica di Vicario Generale in veruna Diocesi de'Regni di S. M. » la quale per grazia nou deviene a sfrattarlo dal Regno ».
   Alla conoscenza dei tre riferiti sovrani rescritti dovè mordersi le labbra 1' Assessore Ruggiero , intimo amico e consulente del Danisi , e come tale dato per sospetto dal Canonico ricorrente , Nou perciò egli si astenne dal favorire al possibile il partito di opposizione al Quarauloltismo , fino ai g. Giugno 1770. giorno in cui venne rilevalo da Vincenzo Abitabile, anch'ei Giudice di Vicaria . Che anzi passato il Ruggie,p in Napoli alla carica di Uditore dell' esercito , non depose il concepito impegno , ma co' suoi lumi e co' suoi rapporti coadjuvando D. Domenico Cosmi di Teramo , Avvocato e campione del celo popolare ; 11' emerse finalmente lu dissoluzione del Quaran-totlismo , ed il totale cambiamento della nostra civica ammiuistrazione , che il Lettore può rilevare da se dal seguente Dispaccio, giusta la trascrizione fattane nella Cancelleria comunale . » La queslione sorta in cotesta Città cir-» ca il governo economico della medesima , e /lei preleso Decurionalo de' » quarantotto Cittadini , essendo giunta al Regale Trono per via di vari » ricorsi de'contendenti e d' informazioni.de' Tribunali , ha posta la Regal » malte nella considerazione che strana , insostenibile ed irregolare sia la