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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
*3G
Giudice di appello il Consigliere Marchese Andrea Tontido . Ma che! Costui decretò agli 8. -Novembre 1786. bene fiùsse judicatum per Rcv. Cu-riam Cappellani Majoris , et nude appellatimi per Rev. Archipresbyterum, Capitulumque. Collegiata sub iitulo S. Rochi Terrai Montorii Ap ridirne Dioecesis . Ed a sì falla sentenza il Re appose la sovrana sua sanzione ai 1G. Dicembre- Nè qui ci ristette la somma diligenza di Pirelli . Altra sentenza ei si procurò dalla Curia del Cappcllauo Maggiore , sotto il dì 9. Gennajo 1787. dichiarante che le prime sentenze fossero di già passate iu cosa giudicata . In vano i collegiali di Montorio dilazionavano di presentarsi a lui , onif esporsi all' esame per quindi conseguir 1' approvazione all' esercizio della cura delle anime , ed alla valida amministrazione del Sagramenlo della Penitenza . Un nuovo dispaccio comunicato all' Assessore , per organo della Curia del Cappellano Maggiore , vinse finalmente la loro pervicacia .
L' esecuzione dell' ultimo citato dispaccio fu pure uno degli ultimi atti emanati da Oliva in qualità di Assessore ; dappoiché entro il medesimo anno 1787. si ottenne la riprislinazione del Tribunale collegiate . Teramo va debitrice di questo bene all' ottimo suo cittadino Sig. Melchiorre Delfico, il quale si affrettò a partecipare la nuova dell' impetrata grazia al Sindaco ed agli Eletti colla lettera , che qui trascriviamo , in data di Napoli 17. Novèmbre 1787 : Saria partito con rammarico per la Calabria , dove la clemenza del Re mi ha destinato , per la seconda visita economica , dopo i disastri del treiuuoto , se prima non avessi veduta realizzata la sovrana beneficenza , riguardo al rintegramento di cotesto Tribunale . Partirò dunque contento per questi oggetto , perchè la Maestà del Padrone si e degnata già far provvista de Ministri : così appellavansi allora i Magistrali giudiziaq dei Tribunali collegiali : rimanendo ancora il Preside , coni erano i comuni desideri) : vale a dirp il Preside proprio , non già comune con Chieti , com'era stato prima del,'i744- Ecco dunque compiti i jxibblici voti , e sia questo un principio di quella maggior prosperità , che io auguro alla mia patria ed all' intera Provincia , e che dalla somma saviezza e bontà di chi regna ci contiene fondatamente sperare . La pubblicazione e 1' esecuzione del Regal decreto dovè essere rimessa al nuovo anno ; giacché soltanto nel generale Palla mento de' 24. Fabbrajo 1788 . io trovo che il Sindaco Sig. Ferdinand!p Savini propose » che avendo il Sovrano » esauditi i voti sul Tribunale jCollegiato , dovesse erigersi uri monumento , u per tramandare ai posteri la 'riconoscenza : che consultato 1' illustre e be-» nemerito cittadino D. MclcJViorre Delfico , il quale con successo avea rapii presentati i voti a' piedi del ,Trouo ; egli avea risposto che i più gradili >1 monumenti sarebber quelli , che racchiudessero una pubblica utilità . » Risoluto dietro il parere emasso dal Baione Alessio Tullf « che le due u principali porte della Città , clic terminano la strada del corso, fossero u cambiate in due archi di trionfo , una in onore del Re 1' altra della Re-» gina , con iscrizioni : e che la strada del corso si mattonasse , e rendesse a deceutc ». A tal uopo rimasero eletti in Deputali i Sigg. Gio. Filippo Delfico , Francesco Saverio Tuli], Raffaele Michitelli, e Giovanni Thatt-lerc> . Noi veggiamo in effetti selciata la' strada del corso , e lo fu per opera de' suddetti Deputati . Non veggiamo i due archi , per la ragione addotta nel Gip. LII. c per 1' immatura morte dello zelante Sig. Gio. Filippo Delfico .