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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
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Causa prima , come spiegheremmo il fallo tli essersi trascurato cii mettere irt islato di difesa Civitella t Civitella , che nel 1DO7. avea frapposto un ostatolo insormontabile ad altra Francese invasione , e colla sua resistenza avea dato campo al Duca di Alba di raccogliere e di avvicinare le forze , onde fu riguardata la salute del Regno ? Unica piazza di frontiera verso la Marca richiamar dovea seria attenzione anche prima del movimento dell' armata, polendo servire di ritirata e di riparo in ogni sinistro evento . Vi si fosse pensalo almeno nei punti del bisogno , e quando il nemico minacciava una reazione ! Eia dessa provveduta suilicienteuiente di artiglieria e di munizioni da guerra : ma la sua guarnigione componcvasi , come nei tempi di profonda jrnee, di una trentina d' Invalidi , ed i magazzini di viveri erano vuoti . Fosse stata almeno dimenticata ! Sarebbe stalo un errore maiuscolo , ma alla fine le dimenticanze enti-ano nel numero delle scuse. Nò : vi si mancia 10110 i G4- prigioni fatti a Torre di Palma , 90. reclute , non vestile per custodirli : e nulla più .
Le indubitate notizie del fatto di Torre di Palma cransi avute in Teramo nel di seguente de' 29. Da quel giorno i pubblici e privati alluri caddero come in ristagno , e le Autorità si paralizzarono da per loro stesse . Se uno Storno , testimonio oculare ed eminentemente sincero , avesse bisogno di citazioni , rimanderei i Lettori al registro ilegl' Interventi della Regia Udienza , ove dopo il tribunale del dì 29. trovasi gran vuoto in carta bianca . Pur nou di meno 1' ordine non venne in menoma parte turbato , e tutto fu un 'cupo ina tranquillo silenzio . Avrebbero i Teramani voluto ritenere il Reggimento llcgul Napoli, allorché il videro semi-riordiualo, sperando ili difendersi dal nemico coli' ajulo ili esso . Il Colonnello però seppe tenerli a bada , dicendo clic andava a Ganzano , onde prendervi migliare posizione . Quasi contemporaneamente vennero abbandonati dagli Artiglieri, dopo di' ebbero , avanti al loro quartiere del Carmine , bruciati gli attrezzi , inchiodili ed iuipallati i venti cannoni di grosso calibro. Gli occhi dunque si rivolsero al Preside Fetltiu ed ai Signori del Tribunale , i quali uniti tennero 1111 consiglio nella sala delle Udienze , cui invitarono il Vescovo , onde deliberare se avessero o nò a rimaner fermi ne' loro posti . Quantunque Pirelli avesse opinalo per 1' affermativa , pure dichiararono di volersene andare ; poiché spesso si chiamano consiglieri non per impegno di conoscere ed abbracciare il partito della verità e del dovere . ina per circondarsi ili approvatoli in determinazioni già prese . Il contrario avviso altra fona non ebbe ne'loro animi , se non di faro differir la partenza sino alla mattina degli 11. Finquì non oserei condannarli . Era ad essi entrata in corpo la paura delle prime furie Francesi , e dei Tribunali collegiali del Regno il primo a farne saggio era per essere il nostro . Ma che uno degli Uditori , ripristinato appena il legittimo Governo, rintanatosi al suo posto, al conoscere che il Re , informato dal Civico Magistrato, avea dichiarata criminosa quella fuga, e privati d' impiego quanti se n' erano rcnduti rei ; avesse ili poi tentato con false relazioni di farne ricader la colpa sulla preveduta infedeltà de' Teramani ; questa fu una bricconerìa da non poter essere scusata dalla premura ili conservarsi nella carica .
È noto 1' ingresso di un' armata F ranccse nel Regno . L' ala sun sinistra , forte di circa sci mila uomini , sotto gli ordini di Duhesme Generale di Divisione , di Rusca, e di Mounier , Generali di Brigata , tenne le anli-