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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
che vie Flaminia e Salaria . Verso la foro del Tronto Duhrsme prescrisse al Rusca di occupar Civitclla, Campii, e Teramo con una colonna di i5oo. tra Francesi e Cisalpini , di passar quindi il Vomano e raggiunger lui , che
10 avrebbe valicato a Monte-Pagano . Prcscntossi il Rusca avanti Civitclla nella sera de' G. Dicembre , e ne intimò la resa , benché non trasportasse seco uè anco un pezzo di artiglierìa . Ad onta di ciò Lacombv. non lasciossi pregar molto , e convenuto che le reclute si lasciassero andar libere alle loro case e lui stesso a Pescara , rassegnò il Forte. Da Ci\itella il Rusca passò a Campii nel giorno g. e da Campii a Teramo nel dì u. , ove si fermò cinque giorni . Nò egli nò gli altri capi , sia de' Corpi sia di Distaccamenti , dimenticarono d' imporre forti contribuzioni , pagabili ad horas dai veri o creduti ricchi . I soldati contentamnsi di far guerra al vino , ai porci , ai polli , di cambiare le sdrucite loro scarpe con chi ne avea delle nuove , e di farsi buoti fuoco con quanti mobili di legno lor capitavano alle mani . Fu per quest' ultima cagione eli' ebbe i primi guasti 1' archivio Vescovile di Campii , e che perì totalmente 1' archivio Ducale in Giulia , con irreparabil danno della patria Istoria . Si sparsero proclami ridondanti di esagerazioni , e vennero installate dello Municipalità, composte di un Presidente e di altri sei Mcnd>ri noi principali Paesi : degli Edili ne' Paesi di minor conto . L' incarico di questi civici UHiziali allora , e sino al line , si ridusse quasi esclusivamente al riparto delle requisizioni , e segnatamente de' viveri per lo alterate razioni de' soldati e de' cavalli . Partendo Rusca da Teramo nel giorno iG. si vide contrastare il passo ch i Vomano dai paesani armati dell' altra sponda , incoraggiati da quelli fra loro , che aveano servito tra i Cacciatori volontarj . Pei vantaggi però, che hanno i Corpi disciplinati sugi' irregoluri ,
11 passaggio si effettuò su diversi punti , cioè iu faccia a Basciauo , Penna , Scorrano, e Moutaltieri , con poca perdita .
CAPITOLO XCVIII.
Prima continuazione degli avvenimenti accaduti nell' ultimo lustro
del secolo XylII.
Era rimasta ai Francesi sottomessa la parte della Regione , che è fra Teramo ed il mare , ma non si era dato alcun passo per soggiogare il tratto , che resta da Teramo agli Appennini . Gli abitanti di quei Luoghi , e specialmente delle montagne, informati che il presidio lasciato in Teramo da Rusca non oltrepassava un centinajo di uomini , si avvisarono di scacciamelo , e di ripristinar quivi il Monarchico governo . Ciò non lu senza intelligenze in Cittiì , la quale rimase come bloccata dai contadini nel giorno i8. Dicembre . Ingrossati nel dì seguente , e scendendo dalle alture ; il Comandante alla testa del presidio , uscì fuori porta S. Giorgio , onde far fronte al maggior numero , che veniva da quella volta . Lusingavasi che nel rincontro i Teramani sarebbero rimasti indifferenti , ma veggendosi inseguito a , colpi di s: issi , non aspetto i contadini , ma prese la direzione di Civitclla , fuori strada , precipitandosi nello calato e difondendosi dagl' insecutori con continuo scariche nelle salite e ne' piani . Qualche morto e ferito , che a lui costò la ritirata , non fu la sola perdita dei Francesi , giacche tre soldati ritroviti in Città , ed alcuni feriti della colonna di Rusca , inviati a Teramo 3a