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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ancor di vantaggio migliorarono in autunno le cose . I dispacci , datati in Palermo , co' quali sotto rigoiose pene si proibì lo scorrere a mano armata i Paesi , il tacciare i sudditi del Re coli' odioso nome di Giacobini , l'arrestarli arbitrariamente o il saccheggiarne le case, giovarono a frenare le insolenze de' mal intenzionati . La forza morale , che gradatamente ripigliavano le ordinarie Magistrature , cominciò a riassicurare la civile libertà e le proprietà . Ma più clie mai al ristabilimento della tranquillità contribuì il fino accorgimento , col quale il Governo seppe staccare i capi dogi' insorgenti dai siti , ove aveano esercitato un potere dispotico . Già fino da Settembre i due di alta Magistratura , destinati dal Sovrano in Visitatori di questo Provincie , chiamarono alla loro immediazione in Chicli il maggior fratello dell' Occupante col nerbo de' suoi uomini , sotto 1' aspetto di aver eglino bisogno di gente fedele pel disimpegno delle loro funzioni . L' Occupante stesso venne indi a poco impiegalo a raccogliere i soldati del disciolto esercito , e ad inviarli in Napoli per esservi riorganizzati in Reggimenti . Cosicché al cadere del memorando anno 1799- altro non rimaueva in Teramo che il padre de' suddetti con piccolo numero di uomini , e con autorità quasi pienamente paralizzata .
   Frattanto così il Generale dd Colli come 1' Occupante si maneggiavano in Napoli ed in Palermo , onde impetrare per loro stessi e per le loro creature larghi guiderdoni , a contemplazione dei precedenti ed assai esagerati servigi . La Regal munificenza nulla lasciò andar senza premio : ma in ciò il primo fu di lunga mano più fortunato del secondo , avendo ottenuta per se la Badia di S. Maria della Vittoria , altrimenti della Scaccola , già Monastero di Cistericcnsi sulle rive del Lago Fucino , e delle pensioni e degl' impieghi civili e militari per una moltitudine di benemeriti . Le promozioni di tanti fecero verisiinilmcntc trista impressione ai comiionenli il Tribunale istallalo da Pronio , i quaU all' entrare di Luglio del 1800. si videro obbligati a cedere il luogo ai nuovi Magistrati nominali immediata- ' mente dal Re , ed a far ritorno alle rispettive occupazioni primiere .
   Alcun tempo avanti al riordinamento completo della Regia Udienza, era venuto per Preside della nostra provincia il Marchese Giambattista Rodio , nobile di Catanzaro , giovane di rari talenti , e che in se riuniva tutt' i numeri a ben disimpcgnarc non solo 1' importante uffizio eh' eragli stato affidato , ma a saper reggere un Ministero ancora . Laborioso , attivo , pronto a cavalcare ed a viaggiare al menomo bisogno, dotato di grande memoria e di fina penetrazione , possedeva quel felice colpo d' occhio , che nou isbaglia inai o sbaglia di rado . Ei vide tantosto , ove più ove meno , infrenata 1' anarchia , ma in niun luogo radicalmente estirpata . Si pose nell' impegno di speguerla una volta per sempre , e vi riuscì . Sebbene munito eli straordinari poteri , e da un dispaccio de' Agosto 1800. autorizzato a procedere , insieme col Tribunale , ad modum belli , inappellabilmente e per horas ; pur qui non ni creda eh' egli empisse le carceri , o che adoperasse carnefici . No . Sospese parecchi Governatori de' Paesi , e per altri provocò la destituzione . Poco fidandosi de' rimanenti , che avrebbero dovuti essere gli occhi suoi e le sue braccia , stabilì dovunque due probi cittadini in Deputati della pubblica tranquillità , coi quali si mise iu corrispondenza , per essere a giorno di qualunque novità , por conoscere lo spirito corrente, e per rilevare il uullo dj' fatti . Chiamò ad audie'ida.'it verburn quei Capi-popolo ,