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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e dando esempii di eccessivo rigore . ÀI vedersi coloro a (fica cernente combattuti , negato ad essi ricetto dagli atterrili contadini , cominciarono a discordare , a disunirsi, ed a presentarsi alle Autorità , dalle quali , giusta il proclamato indulto , ricevevano una carta di sicurezza , ed erano rinviati alle proprie case . Mentre gì' insorgenti perdevano 1' offensiva , sul cader di Agosto , comparve in Teramo 1* Eremita della parrocchiale di Padula in Roseto, raccontando a grosse lagrime che un drappello d' insorgenti , lassù piombando ai 21. dopo aver barbaramente maltrattato il suo Arciprete , lo aveva fucilato, insieme con un innocente Chierico ( Cinqui il furfante diceva la verità ) : eh' egli stesso era stato inviluppato nella catastrofe , e fatto inginocchiare con quei due per ricever le palle : clic fortunatamente queste non lo «veano ferito mortalmente , ma che fingendosi morto , si era poi pian piano rizzato carpone , quando si accorse clic gì' insorgenti cransi allontanati . Le presunzioni sul carattere del ribaldo , ed un certo sentore eh' ci fosse stato nemico occulto dell' Arciprete e spia de* partigiani cedevano ad una verità di fatto , e potè riscuotere in Città congratulazioni e soccorsi . In compruova del fatto ei mostrava delle ferite alle spalle , per buona sorte leggierissime . Dio però non volle lasciare impunita 1' enorme di lui perfidia . Dai complici amnistiati si rilevò che il furbo Romito appunto gli avea eccitati a commettere i due veri assassinj ed a simulare il terzo . Convinto il traditore nella Commissione militare de' i3. Ottobre , fu mandato ad essere afforcato iu Padula , ove nel di seguente il carnefice operò talmente da Yero , eh' ci non potè raccontare una seconda storiella di morte scampata .
   Continuarono nel resto dell' anno 1807. gì' insorgenti nella più gran parte a deporre spontaneamente le armi , ed in parte ancora a cadere nelle mani della forza ; talché all' entrare del 1808. trovossi spento ogni torbido , non calcolandosi una decina o poco più dei maggiormente compromessi , i quali attesero piuttosto a nascondersi che ad inquietare . Le Commissioni militari divennero nel 1808. meno frequenti , sin che cessarono affatto. Alla ripristinazione della tranquillità influirono 1' accorgimento di Simone Colonna de Leca , Corso di nazione , nominato Intendente con decreto de' 20. Gen-najo , in luogo di de Sterlick trasferito all' Intendenza di Terra di Otranto , e 1' umanità dell' Aiutante-Comandante Chavardes , succeduto a Giustini nei governo militare della provincia . Gioisco impertanto nel non avere a notare pel 1808. veruna scena lugubre , anzi nient' altro fuorché 1' organizzazione giudiziaria , clic preparossi in Giudicati di Pace , per ogni ripartimenlo , in Tribunali di prima istanza e Criminali per ogni provincia , ed in un Tribunale di appello ( fissato in Lanciano con posteriore decreto ) : 1' impulso dato in Settembre da de Leca a Teramo , Campii , Atri , Penne, e Pianella , come principali Comuni della provincia , perchè spedissero ad inchinare Gioachino-Napoleone , proclamato Re in luogo di Giuseppe , Deputazioni da comporsi da benestanti , capaci a poter viaggiare a proprie sjiese : le l'unzioni del giuramento , prestato dalle Autorità in OLtobrc , e dai Parrochi in Novembre : 1* adunamento per la prima volta del Consiglio distrettuale e del provinciale : e la proroga , decretata ai 28. Novembre , della Commissione delle liti feudali , stabilita fiu dal 1807. ed in seguito dilungata a tutto Agosto 1810; mercè la quale Commissione parecchie nostre Università restarono discaricate da aggravj o de' Baroni o del Fisco , succeduto ai Duchi di Atri , e che riscontrar si possono nelle Decisioni raccolte e stampate .