Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3 ', Niccola Palma
Pagina (280/321) Pagina
Pagina (280/321)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
a280o
al suo Reggimento . altro non lasciò all' A jutantc-Comandanlc Duca Crivelli di lui successore , < In; il coniando delle anni nella provincia .
A compiere i ragguagli del 1810. mi restano tic cose a notare . La prima: che dal ai. al :i5. Settembre piovve dirottamento e senta interruzione , talché, non ] olendo i canali dei tetti ricevere la copia grande dell' acqua , ne rimasero allagnte e Chiese e case . Molli terreni si staccarono , e precipitando ingombrarono le strade . Devastali i canali de' uioliui , ed in qualche silo i fabbricali Stessi de' molini , ne risultò la penuria del pgne : onde il Sindaco di. Teramo si vide obbligalo a requirere le farine da quelle famiglie, che si trovavano aver fatta la macinata. Tordino alla sua foce sembrava un golfo , trascinando alberi schiantati , mobili ed attrezzi involali , animali morti , e qualche umano cadavere ancora . I Fisici attribuirono al fluido elettrico vomitalo dal Vesuvio , e spinto dai venti nella nostra atmosfera , non solo una pioggia tanlo straordinaria e di cui niun vecchio ricordava l'eguale: ma i molti fulmini akresì e gl'innumerevoli tuoni, cliQ 1' avevano preceduta di più giorni . È la seconda 1' inaugurazione della So¦ cit tà Agraria , cficttnnta in Teramo nel primo di Novembre , iu virtù del decreto de' iG. Febbrajo , col quale la creazione di tali stabilimenti crasi ordinata per le sole capitali di provincia . Assai applaudito fu il discorso di apertura pronunciato dal Sig. Gio. Berardino Delfico , che n' era stnto trascello Presidente , meritamente inserito negli Atti dell' istallamento delle Società Agrarie del Ilcgtio pubblicati colle stampe . La terza ed ultima cosa concernente il i8ro. è una ministeriale del 39. Dicembre, con cui si prescrisse al Vescovo Aprutino di assumere prontamente lo spirituale governo della Diocesi di Campii , sì perchè avendo la Commissione feudale abolita la pre-stazione di quattrocento ducali , clic annualmente da quella Università facevasi al suo Vescovo , era venuta a mancar la congrua o dole «lei Vescovato : come pure perchè i tre Rioni ed i ventotto Casali , componenti la Diocesi di Campii , erano da Clemente Vili, stali svelti dall' Aprutiua . Qualunque peso dar si volesse alla prima ragione , e seuza indagare coinè la Commissione feudale entrata fosse a decidere in una causa , ove nò punlo nò poco di feudulità si trattava ; egli è certo clic la seconda poggiava su mal ferma base di fatto , giacché il Rione Nocella , ed una porzione de' Casali , non dall' Aprutina ina dalla Diocesi di Monlalto craiisi dismembrati: ed in ogni caso , per la riunione stata sarebbe necessaria 1' autorità di quella suprema Ecclesiastica Potestà , la quale operala avea 1' esenzione . Monsig. Nanni esitò, titubò lunga pezza. In fine ai principi di Quaresima del 1811. recossi in Campii , vi amministrò la Cresima , vi predicò due volle , vi celebrò un Pontificale : dopo di clic riferì al Ministro di aver preso possesso di quella giurisdizione , e di aver destinato un Vicario che la esercitasse in suo nome e sotto i suoi ordini . Questi però altro non era che il legittimo Vicario Capitolare , con cui Nanni se la intese perfettamente . Il prudente Prelato in somma , in tempi ne' quali era duro calcitrare contro lo slimolo , appigliavasi a delle mezze misure ed a saggi temperamenti ogni qual voli» però fossero compatibili colla delicatezza di sua coscienza . Ma quando il così detto Ministro del Culto passò ad esigere eh' egli assumesse pur anche la giurisdizione della parte della Diocesi di Montalto , la quale si stende nel Regno , dietro la deportazione di Monsig. Castiglione ( poscia Pio Vili. ) per la medesima ed aGàtto dionea ragione che le sci parrocchie iu essa