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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ]>rn toslo . Sebbene il governo di Napoli fosse a quell' epoca in armonìa colle Potenze alleate e col Papa stesso ; pure alla niente di Nanni non isfuggi-va quanto un viaggio fuori Itegno , senza permesso e jx>r 1' indicato scopo , potrebbe compi oiuetlci lo . Si avvisò impcrtanto di recarsi a Monsanpolo , sotto colore di urgenti ulTari del pastorale ministero , che vel chiamassero . Se di là [>oi , all' apprendere inaspettatamente il passaggio del sommo Pontefice per una Città delia provincia medesima, cui Monsanpolo apparteneva , ci fatta avessi; una corsa in Loreto ; cosa vi sarebbe stala a ridire di ragionevole ? Con tale piano parti da Teramo ne' primi giorni di Maggio : e sofiòr-matosi alcun jmkto in Monsanpolo , proseguì il cammino fino al termine eh.» sì aveva prefìsso . Avcnd' ivi trovato però che il Santo Padre , rimasto per vaiie ragioni parecchie settimane in Imola , non era per giungere così presto , e pensando che 1' attenderlo in Loreto o l'avanzarsi più oltra per incontrarlo vie più manifesterebbe il vero scopo del viaggio , risolse di andare ad aspettarlo in Roma . Aveva egli antecedentemente chiesto il permesso di portarsi in Napoli , e gli si era accordato a condizione che , appena arrivato , presentato si fosse al ministero del culto . Si prefisse dunque di passare in seguito da Roma in Napoli, di far mostra che questa non quella capitale era la meta della sua mossa da Teramo , di avere scelta la via di Roma come più comoda e più sicura , e di essersi tratteuuto ili quella dominante alcuni giorni per la non calcolata circostanza del ritorno di Pio VII. Riformato così il piano di giustificazione , allegramente trascorse il resto della Flambila , dopo essersi munito di uu passaporto del Duca Crivelli , tre mesi avanti trasferito al comando della piazza di Ancona , col grado di Maresciallo ; dappoiché le Marche erano in quel frattempo occupate dai Napolitani .
   La continuazione del viaggio di Nanni non tardò ad essere conosciuta iu Teramo. Quindi non so se il Marchese di Rignano o il Segretario generale, che nell' iutcrvallo fra la ,>ai tenza di questo e la venuta del successore S g. Carlo Cianciulli disimpegno le funzioni d' Intendente , ne desse contezza al Ministro : d quale , con uffizio fatto tenere a Monsignore per organo del Console Napolitano residente in Roma , a lui ingiunse di trasferirsi subito al suo cospetto. Rispóse Nanni , destramente schermendosi giusta l'apparrechiato secondo piano , ed assicurando che senza dilazione avrebbe proseguito il cammino per Napoli . Aveva egli a quell' ora avuto 1' onore di accrescere il numero de' Vescovi , che msieme col Clero Romano erano andati incontro a S. S. nel trionfale di Lei ingresso , e che 1' avevano indi preceduta alla Basilica di S. Pietro nel giorno 34. Maggio : meritamente di poi consacrato a Maria SS. Ajuto de' Cristiani , dalla cui potente intercessione Pio VII. ripeteva la sua liberazione e la buona piega, che gli allàri della Religione stavano prendendo . Pur non dimeno non sì partì da Roma prima di avere ottenuta particolare udienza dal Papa , e di aver goduta la festa del Coqnts Vomirti. Una disgrazia attendeva il Prelato per istrada , ed una fortuna gli si era preparata in Naj>oli . Fu la disgrazia che oltrepassato Fonili , restò fermato da un puguo-.di assassini , i quali non solo lo spogliarono di tutto, ad eccezione della misera veste che portava addosso, ma ebbero ancor 1' insolenza di maltrattarlo con qualche jiercossa . Quest' oltraggio all' unto del Signore non andò esente dal dovuto gastigo , essendo indi a poco quegli scellerati , rei ancora di altri 'consiuidi delitti , caduti in mano della giustizia e