Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3 ', Niccola Palma
Pagina (290/321) Pagina
Pagina (290/321)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320
ago
gli dovuta • Fin dal 178g. crasi accordala al Vescovato A prati 110 1' annua ]>ensione di quattrocento ducati , sui fondi del Monte-Frrimcntario . Non avendo Nanni nella sua promozione i mezzi di far fronte alle spese elio ne sono inseparabili , aveva ottenuta per grazia un1 anticipazione di ducati tre' mila dal Monte , de' quali si sarebbe questo rivaluto colla ritenuta della pensione. Avrebb'egli compiuto lo sconto a' 16. Gennajo 1813., nò mancato avea d' informarne il Ministro e d' insistere : seaz' altro risultato però clie di una decretazione del 6. Ottobre 1814-, con cui erasi promessa un'annua rendita equivalente in bcui stabili , da staccarsi dal Demanio e da incorporarsi alla mensa Vescovile : promessa eh' era rimasta senza effetto . Ebbero miglior successo le rimostranze dirette a Ferdinando , il quale con dispaccio de' ai. Ottobre 1815. assegnò al nostro Vescovato la pensione di annui seicento ducati , fino a clic desso non sarebbe congruainente dotato .
Ciò basta a dimostrare in quale riguardo il ripristinato Governo tenesse i ministri della Religione e la Religione stessa , senza ricordare i Regali decreti de* i3. e 16. Giugno , coi quali le disposizioni del Codice ch'ile , autorizzanti in taluni casi il divorzio , restarono rivocate , e tolti gli effetti di validità ai matrimouj non celebrati nelle forme volute dalla Chiesa : nò quello de' 10. Ottobre , con cui il Vescovo di Moutalto venne reintegrato uel possesso dei beni della Badia di Montesanto : nò 1* altro de* 37. Dicembre , che alle Monache restituì la libera amministrazione delle loro rendite , stata jH;r tre anni presso le così denominate Commissioni amministrative dei Monasteri : nè i Regali decreti del 1. e del 29. Fcbbrajo 1816. , che separarono dal Consiglio degli Ospizj , e dalle Commissioni amministrative comunali, e nuovamente affidarono agli Ecclesiastici le pie istituzioni ( co 11' è fra uoi 1' Ospedale di S. Antonio Abbate in Teramo ) ed i Conservatorj di donne ( qual è quello di S. Carlo ) che dagli Ecclesiastici eransi governati fino al 1800 : nè finalmente la ministeriale de* 3o. Novembre 1816. con cui fu comunicato al Vescovo un Regal decreto, il quale ripristinò le pensioni accordate fin dal 1795. sul Monte Frurnentario , in aumento di congrua , alle parrocchie povere della montagna di Roseto , ripartite come segue : a Pagliarolo due. 35. al Scrvillo 4°- ad Elee 20. alle Pezzullo -4^. alio Lame 4o. a Cortino 27. a Crognaleto 38. al Cervaro 35. alla Macchia 4°- al Piano a Vomauo aS. Totale due. 3^5.
Sotto differente rapjiorto sono pur degni di attenzione quei decreti sanciti in Agosto 1816. coi quali ogni asportazione di cercali dal Regno fu severamente vietata, e fenduta esente da qualsivoglia dritto d' importazione 1' immissione delle granaglie e degli olj dall' estero : chiari indizj della carestìa che minacciava 1' intero Reame , c che per me è l' oggetto del più doloroso de' racconti. Meschina era stata , come ho detto , la ricotyigenza del 1810; pure nel i8i(5. non si sentirono gli effetti terribili della faine , stante la risorsa che offrirono i generi degli anni precedenti , sia per ispeculazio-ne sia per avanzo conservati. Intanto per gianduii quasi periodiche' ad ogni quarto di luna , per freddi intemi»estivi iu Maggio e Giugno , per una costante caligine , dissipata appena talvolta da veuti furiosi , essendo riuscito ancor più meschino il raccolto del 1816. nò solo del grano e degli altri cc: ruali tutti , ma del mosto altresì , delle frutta , delle olive , e delle ghiande , l'anno 181G. ebbe fine in mezzo ai nostri più neri presentimenti'. Rauiuieuiavauo i vecchi la carestìa del 1764 : eppure era stata solamente di