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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1833, pagine 320

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   29-i.
   ai i5. Novembre , riferì al Ministro di voler egli ripristinare nel giorno proprio la festa del Piolettorc principale di ciascun Luogo: d'intendere por tale il Titolare soltanto della rispettiva Chiesa -pariocchiale , onde fosse eliminata qualunque confusione nascente dalla moltiplicità ed incertezza dei festeggiati Protettori : e di uon volere estendere oltre i limiti della parrocchia di Teramo l'obbligazione della festa di S. Berardo. Non essendosi peto mai ricevuto riscontro , non si è potuto finora promulgare derogazione alcuna al primo breve : osservazione, che non ho tralasciato di fare nella Guida per una Confessione generale proposta ai Penitenti, ai Confessori, ed ai Catechisti , testé impressa iu Teramo coi tipi dell' Jngcletti ( cap. G. ) .
   capitolo ciy.
   Gli altri qiuittro anni consecutivi alla Rcstaumzione .
   Appena a Sir Giulio Quartaroli , Rettore del Regale Collegio di Lucerà , si ollii sicura occasione ; pervenne al Capitolo in Luglio 1819. la lettera del seguente tenore una col prezioso dono che n' era 1' oggetto :
   » Luigi Maria Pirelli , per la grazia di Dio , Arcivescovo di Traili e. Salpe , Consigliere a latere di S. M. ( d. g. ) ed Amministratore perpetuo della Cattedrale Chiesa di Bisccglia - Ai Reverendissimi Signori Dignità , e, Canonici del Capitolo della Cattedrale Chiesa Aprutina - Signori - Trasferito all' Arcivescovato Tranese nel 1804. da cotesta Chiesa Aprutina , die indegnamente da Vescovo fu da ine governata per lo spazio di anni ventisette ; non ha potuto nè la distanza de' lunghi , nè il passaggio di tanti anni non dico cancellare , ma neppure minorare in piccola parte , nè la mia ardente divozione verso del Protettore S. Berardo , nè 1' affettuosa stima e sincero mio attaccamento alla rispettabile Cattedrale e Capitolo Aprutino . Non j>oe>-so , Signori , rammentarmene senza una tenera commozione di cuore , e e spesso anche con lagrime di divozione e di aflètto , couie ini accado nell' alto che slo dettando la presente , e che mi credo di essere personalmente al vostro cospetto , e di abbracciarvi teneramente nel Signore con baci vicendevoli di pace , di amore , di benedizioni - Or secondando i moli dell' animo mio , e volendo anticipare le mie disposizioni , che voi sapete t e che per altro eseguir dovevansi dopo della mia morte ; ho risoluto di donare per ora , siccome già dono e consegno a codesta Chiesa Aprutina , che fu mia sposa , alcuni argenti , che acquistai con proprio e privato mio peculio , da doversi perpetuamente conservare in essa Chiesa dal Capitolo , e da poter servire non solo nelle sacre funzioni de' miei successori Vescovi Aprutiui , ma ben anche intendo e voglio che possa far uso quella Dignità , o Canonico di detta Cattedrale , che celebrasse nelle principali e più soleuui Festività dell' anno , di tutti quei pezzi che al celebrante convenir possono -Quali argenti ho consegnato al vostro Sig. Canonico D. Giulio Quarlaroli., Rettore del Reale Collegio di Lucerà , da voi speditomi all' uopo , previo nostro concerto , il quale verrà a preseutarveli tutti travagliati elegantemente , ed interamente dorati a tutta perfezione , marcati tutti colla mia impresa gentilizia , eccetto il vasetto purificatorio , che solo va segnato colla cifra del mio nome e cognome con piccola corona imorcssa sulla cifra così ( Qui è delineato un intreccio delle lettere L. M. P. sormontato da uua