Stai consultando: 'Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4 ', Niccola Palma
Pagina (11/341) Pagina
Pagina (11/341)
Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
sere spedita a D. Marcantonio Majali , approvato nel concorso tenuto dai Vescovo : pieno juiv però , e senza nomina di patroni .
S. Cecilia di Macchia or mentovata , iti territorio Bislgni . A presentata di molli fu conferita dal Capitolo nel iac)5. A petizione dei Rettore, clic cede una parte delle rendite , delle decime e de' vassalli , vi fu istallato un Prebendato a' itì. Giugno i3a5. Nella visita del si trovò vacante
da più anni , e si decretò che il Capitolo la provvedesse di Curato entro quindici giorni ( Ar. Vesc. voi. 34- ) . Vacando per rinuncia fatta in mano dell' Arcidiacono e del Giudice , da D. Alfonso del Bravo , Gesuita , il quale probabilmente per mire di zelo erasi fermato in quegli orridi siti ; venne pieno jure conferita a Baldassarre Nardoni di Lcognono , visa appro-batióne de te. facta a Reverendo Vicario Aprutino , ad obtinenda Curata Beneficia , ed esatto giuramento di obbedienza , ac de solvendo annuo canone Capi fido nostro , ai 17. Maggio i58i : una con S. Pietro del Piano e con S. Maria di Faugnano . Questa unione indica ch« sulla fine del secolo XVI. la popolazione e le rendite ecclesiastiche de' Paesi delle nostre montagne avessero sofferte notabili diminuzioni . Lo stesso è dimostrato dagli atti delle visite di Visconti ( voi. 74» e 76. ) dalle quali si rileva che negli anni 1G11. e 1G14• un Rettore amministrava S. Egidio di Acquarato-la , S. Paolo di Lagoverde , S. Pietro del Piano e S. Cecilia .
S. Croce del Cordesco. Vedi la situazione e lo stato attuale di essa nel Cap. XXXV : e la qualità feudale del suo patronato nel XXXVII. Dalla bolla quivi citata rilevasi clic S. Croce fosse curata : cui cura immi-riet anirnarum . Morto il Cardinale Ottavio di Acquaviva , e presentato Monsig. Giuseppe di Acquaviva dal Duca Giosia II. ad una litanie di Badie e di benefitj ; toccò al Capitolo lo spedir la bolla per S. Croce , e S. Pietro in Cantalupo , per S. Felice al Colle , per S. Salvatore a Ripagri-malli in pertinerititi Cantalupi\ per S. Pietro ad Livererium , e per S. Lucia in territorio Castri Superioris , ai i5. Febbrajo 1613 ; salvo il canone e salve le quartane dovute al Capitolo prò una quaque dictarurn Eccles'ui-rurn . Non ancora erasi aguzzato 1' ingegno per ravvisar Cantalupo , altrimenti Grasciano , come dipendenza di Notaresco, e perciò come parte integrante della Nullius di Propezzano .
S¦ Damiano a Torricella secolarizzata dai patroui e ridotta a rustico magazzino ai giorni nostri ; senza che dei beni ne avessero ( cred' io ) avuta quota ne le Monache di S. Giovanni , ne il Rettore della ÌNlisericor-dia di Teramo , benché nel novero dei compatroni ; e ciò per una mal intesa interpretazione delle leggi di ammortizzazione del Regno . Le istituzioni del Capitolo da me incontrate sono del i588. dietro citazione per editto da esso disposta , e senza verun intervento della Curia Vescovile , poiché non trattavasi di Chiesa curata : e del i65'j. Cassiaui però non mancò di appropriarsi il jtis di bollare .
S. Egidio di Poggio-Cono anch'essa Chiesa semplice e rurale, ma esistente et! in buono stato . Nel Cap. XL. ad oggetto di dimostrare la progressiva estensione del territorio della Città nel feudo del Poggio di Conone , ini occorse citar la bolla del i356. Altra se ne incontra nel bollarlo capitolare per Prebenda del 1^97. da cui , perchè monca , non si rilevano i nomi de'patroni, i quali a ciò dovettero prestare il consenso. Quindi non sappiamo coinè dall' Università di Teramo ne l'osse passato il patronato a de'