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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
M
nomina di Gio. Girolamo II. Succeduta nuova vacanza , costui diresse , secondo il solito , al Capitolo 1' atto di nomina ( Pr. ben. n. 3a3. ) in data di Giulia ai i>8. Dicembre i^oS. Il Vicario di Cassiaui però dimenticò anche qui di aggiungere al decreto d' istituzione dei 2. Mano 1706. clie rimetteva 1' approvato al Capitolo per la bolla e pel possesso : ed ci si arbitrò a procedere all' uno ed all' altro . Ed ecco , assai più delle annessioni e delle laicalizzazioni , la causa potissima di llo spoglio che il Capitolo Aprutino ha sofferto dal declinare del XVI. secolo in qua . Secondo la disciplina imperata dal santo Concilio di Trento , toccava ai Vescovi teucre o il concorso o 1 esame dei promovendi alle cure : toccava pur loro conoscere le cause di patronato , ed in conseguenza di dichiarar valide o 110 le nomine a' benefìej anche semplici , non che di accertarsi dell' idoneità dei presentati . Finche eglino agirono equamente , apposero ai decreti , che avrebbero dovuto circoscrivere le loro attribuzioni , la formula : et rvscribendwn Reverendissimo Capilulo Aprutino prò expeditione Imi lanini , et pw immissione in possessionem , od una equivalente . Ma quando affettatamente , e l'orse pure di buona fede , si cominciò a riguardare usurpazione , abuso , paradosso il jus di bollare in coloro , ne' quali non risedeva la giurisdizione ordinaria ; quando piacque chiudere gli ocelli a canoni ed a canonisti , che attribuiscono le collazioni aiu-lic ai Prelati inferiori , sotto il cui nome vengono nel dritto Pontificio lino gli Arcipreti rurali ed i semplici Parrochi : quando non si volle tenere in conto escilipii simili entro la nostra stessa diocesi , finanche del Pievano di Ganzano , cui sino al Vescovato di Giacomo Silvcrio appartenne spedir le bolle pe' bene tic j di S. Rocco , di S. Maria , e di S. Margarita ( Pr. ben. u. 3.,»>. e 3(51. ): quaudo si fece mostra di temere che ai Curati bollali dal Capitolo sarebbe mancata la missione , quasi che 11011 si avesse a distinguere 1' istituzione collativa e straordinaria , la quale può competere agli Ecclesiastici di grado inferiore al Vescovo , sia per privilegio sia per prescrizione , dalla autorìzzabile e spirituale sempre saha al Vescovo , giusta le sanzioni del Tridentino , o eh' egli vieue i»d impartire nel decreto di opp ovazione ; si ommise in questo il rescriberulwn , si diede alla sordina il possesso con bolla Vescovile , e si lasciò ai Canouici la scelta o di una protesta ( fatta rare volte ) o di stringersi nelle spalle . Il presenti- episodio , anziché aver dilungata , giova ad accorciare la nostra Cronica , perche rispsrmierà le osservazioni consimili . Rimediamoci ora in cammino .
.9. Giorgio a Casella , in fM-riinentiis Castri Fronti. Che prima di essere beneficio aggregato alla massa capitolare, avesse avuta Chiesa propria, di patronato di laici , e con competenti rendite ; si rende chiaro da una bolla d«d i3t'>i»., colla quale il Capitolo, a petizione del Rettore , che cede Ja rfitaita parte degl'introiti , c col consenso di molti compatroni de Casciti* di l'eramn . di Mon torio . e per fina di Leonessa c di Aquila , istilli» un Prebendato • e dal vedersi tassato per tre tomoli di quartana . Oggi la '?'udita consiste 111 sei stoppili di grano, pagabili iti totale, un anno si ed un altro no , da due euliteuti : ed ir» nn ristrettissimo decimarlo, che ordinariamente si è attillato pei- diciotto carlini : e tale miserabile avanzo si va anche perdendo .
S. Gioitimi al Colle. Nel saggio del libro censii ale del Vescovato si disse il sito ed il disfacimento della Chiesa , non che la sopravvivenza del Lcneiiciè : e nel C»p. XXXVI. bisoguò citare una bolla capitolare del