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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1367 • Mi c dato adesso riferire collazioni in fila , per oltre dac secoli ; del 1531. cioè , del 1578. del i5gi. del 1G01. del iGa8. del iG65. scinpi-c a nomina dei Ducili di Atri: de' 26. Mano 1718. a nomina del Viceré , stante la confisca dei beni e diritti degli Acquaviva : del 1733. e 174°- in virtù di presentate soscritto dal Cardiuale Trojano pel Duca Domenico . Ne volete più ?
   S. Gioi'tinni di Cantalupo , più precisamente di Ripagrimalli e più tardi ad montem Ripa: : conferita dal Capitolo nel 1296. a nomina del 110-bil uomo Matteo de Caprajico , e nel i325. del nobil uomo Francesco Morelli de Cantalupo , cioè de' feudatarj . Passata Ripagrimalli , che nel primo documento vieu dello Castrimi e nel secondo ApnUine Dicresis , agli Acquaviva , furono costantemente de' medesimi le posteriori presentate , delle quali una se ne conserva del buon Duca Alberto , in data di Giulia a' 27. Fcbbrajo 1.593. por le Chiese di S. Salvatore e di S. Giovanni , quartini confirmatio ad RR. VF. perlinere dignoscitur. Rogamus etc. ( Ar. Cap. fase. 43, ) • Fu in effetti per entrambe spedita la bolla a' 12. Marzo : come a nomina di Giosia si diedero fuòra quelle del ifioa. e del i6u. anch'esse per S. Salvatore e per S. Giovanni. Non trovo ulteriori collazioni , probabilmente po.rcliè tirate a se dall' Abbate di Propezznuo .
   .S\ Giovanni di Canzono , Chiesa rurale e distrutta . Fra di patronato di quattro privati, giacché esistono due bolle degli 8. Marzo 1294. ciascuna per la metta del beneficio , avendo due de' patroni nominato Francese» di Giacomo , e gli altri due Matteo di Filippo , dopo la morte del Rettore unico Diacono Acturusbene . Presto però i feudatarj di Ganzano se lo appropriarono : e stabilito 1' accordo , altrove da noi ricordalo , fra il Duca di Atri ed il Marchese della Valle , le collazioni dal Uno a quella
   del 1767. che fu 1' ultima del Capitolo, si veggono fatte a nomina , alternativamente , degli Acquaviva e dei Mendozza .
   S. Giovanni di Castelbdto curata . Da una bolla del i356. apparisce che patrono ne fosse il nobile Ugolino de Massa , come inalilo di Malteuc-cia figlia del nobil uomo Roberto de Castmvetere , cioè del Barone di C-a-stellalto : ond' è che , ne' tempi da noi meno rimoti , n' è appartenuta la nomina ai Sigg. di Acquaviva . In ordine alle collazioni consecutive , scorriamo tre stadj : 1' esercizio di dritto , e la prima perdila : il ricupero , e 1' esercizio di grazia : 1' ultima perdita . Furono pacificamente dal Capitolo date le bolle nel 15«>4. quando a S. Giovanni era già unito S. Lorenzo de Amignano : nel 1518. nel i543. nel lò'jo. nel i643. nel 1647. nel iG53. e nel 1G57. lu progressiva vacanza però del 1G67. il Vescovo . Riu-
   scì quindi al Capitolo di rimettersi in possesso , e potè spedire nuovamente le bolle del 1G89. e del 1G93. dietro precedenti decreti della Curia coi rr-scribendum . Succeduta nuova vacanza ed insorta la spinosa questione esposta nel Cap. XC. allorché venne il tempo d' istituire il nominato dal Viceré nel 170. non è a domandare se Cassiani avesse avuto un riguardo al suo Capitolo. Non lo ebbe né meno Scorza nel 1731. Duiò poco peF altro 1' arcipretura di D. Mattia Spera , da costui bollalo : il che diede Campo ai Canonici d' implorare da Monsig. Rossi , loro amorevole , la reintegrazione nello sfuggito diritto. Seppe allora il Vicario Raimondi modificare la generosità e ( diciamolo ) la giustizia del Prelato ; giacché nel decreto di ap-provaziorie di D. Giq. Domenico Sperandio de' 22. Dicembre 1733. espres-