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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
i5(V). a presentale di Alfonso Cara/a : e del 1097. di Sallustia Cerina Cresienzj Baronessa . In fine il processo beneficiale u. i53. c' istruisce che dai priiicipj del secolo seguente la cura di Magliano si ebbe per libera , e cominciò ad essere provveduta per concorso e con bolle Vescovili .
S. Lorenzo ili Scacciano o sia di Colle-Minuccio parimente parroc-ihialc , e clic come 1' altro S. Lorenzo ci predica dover le cose tutte sullu-nari passare da una mano all' altra . Costa dalle bolle capitolari del 1 sgti. c del i^oy. che la cura di Scacciano stata fosse di patronato di varj. Costa da più bolle del secolo XVI. che dal Capitolo erasi tirata a se provisio , clcctio , et omninioda dispositio . Costa dal processo benef. 11. 197. che a' 19. Novembre 1620. la Curia sentenziò di non competere al Capitolo ragiono veruna , e che si dovesse procedere al concorso .
S. Maria ad Casi , S. Maria ad Nubes , e S. Pietro , tutte c tre nel fendo di Montepietro comune di Castellallo , ora ridotte ad una sola Chiesa ed è la seconda . Riducendo anch' io in breve le loro sparse memorie , dopo aver rimandato i Lettori al Cap. XXX.V. per vedervi quattro collazioni capitolari del secolo XIV., la natura feudale de' tic beneficj , che allora si conferivano separatamente , e 1' indicazione de' Baroni di Montepietro in quei tempi ; aggiungerò che da due altre bolle dello stesso secolo ^ la prima del i3G5. la seconda del 13G7. entrambe per S. Maria ad Casi 0 ad Cascio o ad Casoli , si rileva che questa era la curata e che fosse presto vacata per privationem , et destitutionem per nos legitime factam . Da un editto spedilo dal Capitolo in data de' 20. Agosto 1539. si desume che Baroni di Montepietro fossero a quell' ej>oca Urbano Jannelli di Cellino e Felice Roccatani di lui nipote ( Ar. Cap. fase. \i. ) : che le tre Chiese si conferivano simultaneamente , e che niuna delle medesime più fosse curata . Le bolle posteriori del 1069. del i5g5. del 1O2S. ( allorché vacavano per rinuncia di Monsig. Giuseppe di Acquaviva Arcivescovo di Tebe, fatta in manibus nostris ) e del i(53i. mostrano clic i soli Roccatani di Cellino godessero il feudo . Ma avendo Roccatano Roccatani cedute le sue azioni ai l'oppi di Chicli , restò divisa così la signorìa come il patronato per metti : ond' è che le collazioni del i635. del i652. e del 1672. sono a nomina dei superstiti Roccatani e dei Toppi. Nò so perchè 1' ultima , la quale è de' 3. Marzo i~55. si fòsse rilasciata a presentata del solo Marchese Tommaso Toppi , in vista del rescribenduni fedelmente apposto dalla Curia al decreto di approvazione ( Pr. ben. 11. 228. ) .
S. Maria a Mare . Non è clic la collazione pieno jure di questa Chiesa , la quale va cadendo , da che il Rettore è unicamente sollecito a farsene trasmettere in Napoli le rendile , sia appartenuta al Capitolo per eflcito della divisione col Vescovo : ma gli è appartenuta p:n- mera generosità di S. Berardo . Essa non pagava quartana , forse perchè non avea decimano . In ordine alle bolle spedite dal Capitolo , basti ciò che se ne disse nel Cap. LXX1X.
S. Maria a Pietrabianca , altrimenti ad Albananum . Vedi s. Biagio di Canzono .
S. Maria ili Alienano curala ili villa le Venali. Cadile in acconcio nel Cap. XXXV. servirsi della più antica collazione , la quale fu dietro nomina di pochi compatroni . Diciamone le due più recenti : del i548. cioè , stante rinuncia fatta ul nostro Capitolo da Giovanni Caiacci , e del