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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   io4- ) ; lasciando clic il Capitolo deliberasse nella risoluzione degli 8. Ottobre aversi a fare ossequiose rimostranze a Monsig. Pirelli , perchè la Curia avea bollalo il de Carolis ?
   S. Maria di Sorlata. Costa dal più vecchio bollario capitolare che verso la fine del XIII. secolo stala fosse in territorio Melatali , con cura di anime e di patronato di varj , fra i quali 1' Abbate di S. Maria de Melatino . Costa dalle carte meno auliche che il patronato si fosse trasfuso al Capitolo di Campir nomine Abbatia• de Melatino , al Capitolo Aprulino , al monastero di S. Giovanni per 1' incorporazione dell' altro di S. Croce , al convolilo delle Grazie , all' ospedale di S. Antonio di Teramo pel fu Gio. Matteo de Surlata , ed a parecchi altri privali . Costa in fine dal processo beneficiale n. ii. ch'essendo S. Maria già diruta, venne nel 1G74. dal Vescovo Armcnj aggregata alla parrocchia del Gesso. Se ne disccriiouo i vestigi in contrada dello Solagne , altrimenti Colle Mariano , fra Putignano e Gesso .
   S. Maria di Tizzano più specificamente in Prognetto , da che dentro quell' abitato fu ricostruita la Chiesa , la quale sorgeva in prima ad un
   riarto di miglio verso 1' ovest . Nella visita di Monsig. Ricci del i583.
   Ar. Vcsc. voi. n. 72. ) sta detto che si conferiva dal Capitolo, benché allora avesse con 1' altra curata de' SS. Filippo e Giacomo un solo Rettore.
   S. Martino de Javena , o sia della Macchia-Jacova o del Salino , che a distinzione dell' altra Macchia di là dal fiume , anch' essa appellata del Conte ( di Molitorio ) viene comunemente chiamata da borea . Tic erano le Chiese di quel villaggio , e tutte e tre di collazione del Capitolo : S. Martino , S. Pietro denominalo di Pian Maggiore , e S. Niccolò ,
   clic si trovavano già unite nella visita del ( Ar. Vcsc. voi. 34. ). ' In quella del 1611. si avvertì clic nella Chiesa di S. Pietio vedovasi la
   statua di S. Niccolò , colà traspoilata dalla sua diruta Chiesa ( Voi. ): 1
   che Visconti tornando a visitare nel i6i4- ebbe il contento di osservare -
   che si stesse rifabbricando dal jiopolo ( Voi. 76. ) per essere stata Chiesa 1
   di grande divozione . Sul principio si conferivano separatamente , avend' io t
   trovata una bolla solo per S. Mai-tino del 1291. ed un' altra del j338. (
   pel solo S. Pietro , pieno jure ; laddove quelle del 1 5q2. e del 1604. '
   sono per tutte e tre lo Chiese , e rilasciate dopo 1' esibizione della tcstimo- a
   niale della Curia di essersi il candidato rinvenuto abile a reggere le concu- ' rate di S. Martino e di S. Pietro . Non so se la bolla del 1604. sia
   slata 1' ultima capitolare : ma so clic nel 1667. la parrocchia di Macchia si J
   provvide con bolla Pontificia ( Pr. ben. n. 201. ). 1
   S. Martino di Canzano . Il Capitolo la conferì a nomina di patroni , 2
   per tre quarti di essa, a' i3. Gcunajo 1291. Altrove si è fatto cenno della s>
   sua incorporazione alla Pievanìa . p
   S. Martino di Biparattieri curata . In due collazioni riferite nel Cap. d XXXV. rilevammo che il patronato di questa Chiesa , cui era già annessa
   altra sotlo il titolo di S. Maria , stato fosse di natura feudale : e della Q
   Jualità stessa si sarà scorto nella bolla del i326. riportata nel Cap. XXXVIII. ss ntanlo che desso fosse passalo di poi al Rellorc della Misericordia di Tcra-
   mo, per un terzo : ai Jacomelli , e fra costoro al monastero di S. Giovan- C
   ni erede di Piccione Jacomelli , anche per un terzo : ed ai Joannclti , alias e Pizzicar di di Teramo , pel restante terzo ; ravvisasi dalle bolle degli anni