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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a6
   Cambiamento del titolo di Preposto in Arcidiacono .
   È questo un punto , clic di fissar mi è dato coli' ultima precisione . Il titolano di luti' i Capitolari , jiosto in fronte alle bolle , indica fino al a3. Dicembre 1367. Canonico e Preposto Giovanni di Notar Giacomo. Ria non si spedivano bolle solamente nelle collazioni di beneficj . In un frammento di bollario ( n. 5. ) si trovano più concessioni di sepolture ( Pili ) nella Cattedrale e nel Cimitero , o di permessi di scavarne , accordati in riconoscenza ( vi si dice ) di ricevuti servigj , scritte dal Notaio degli atti del Capitolo. Nella quinta di tali concessioni, che è del a5. Ottobre i368. per una sepoltura , la quale era stata di Not. Lorenzo di Marco in Cappella S. Angeli nostre majoris Ecclesie Aprutine , jiurta scalas per quas descenditur ad Cemeterium , e nella sesta de' ao. Gennajo 1369. per sepoltura allora costruita m nave nova ante portam Cemeterii, leggesi Nicolaus Johannutii dà Teramo Archidiaconus Aprutinus , con altri quindici Canonici residenti. E' dunque chiaro che costui nel i368. o assunse o ebbe un titolo diverso da quello , di cui crasi contentato 1' immediato suo predecessore.
   Numero de' Canonici .
   La spiegazione residentes , che spesso vedesi aggiunta alla enumerazione de' Canonici , mostra che vi fossero di quelli che non risedevano , specialmente perchè avevano ad attendere a più ricchi beneficj altrove . Tal era quel Canonico Aprutino ed Arciprete di S. Flaviano , di cui si parlò nel Cap. XLV : e forse pure tale era stato quel Jacobus Canonicus Escula-nus in Ecclesia Aprulina receptus in Canonicum et in fratrem ( Cap. XXXin. ) il quale , a mio modo d' intendere , cumulò un canonicato all' altro . Quanto poco conto si facesse in quei tempi dell' obbligo di risedere ed in quanto poco scrupolo si tenesse la pluralità de' beneficj , apparisce dai titolarj delle bolle più antiche . In quelli della fine del secolo XIII. fra i Canonici residenti si legge : Bogerius Plebanus de Civitella ( nel 1367. ) Lucas Abbas de Melatino , Johannes de Fronto Pivpositus de Soleniano , Jeremias Abbas S. . Buphine de Aquilano , Franciscus Pleba-tius de Civitella ( nel 1391. ) etc. In quelli de' primi anni del secolo XIV. Andreas Paladini Prcpositus S. Petri ad Acum , Bogerius de Adria Abbas S. Petri ad Lavorerium , Guillrlmus de Podio Plebanus S. Fictori-ni , Laurentùis Abbas de Aczano etc.
   Ma quanti erano i Canonici residenti? Se ci facciamo a scorrere il più vecchio bollario , rileveremo che nulla vi ha di più vario del loro numero . In una bolla del 1271. oltre il Preposto Rainaldo , non sono più che sci i presenti : più tardi , oltre il Preposto Angelo Sanii , sono diciotto : nel i3io. fuori del Preposto Luca di Attorie, sono sedici: nel 1329. compreso lo stesso Preposto , sono ventisei: nel i36r. oltre il Preposto Bartolomeo de Bcdengiano , sono ventidue: dal i363. al i366. quando, per mancanza del Preposto , comparisce alla testa del Capitolo il Canonico Giudice , sono or venti , or poco più or poco meno : e nell' ultima bolla di quel volume , la quale è del 1389. i Canonici sono ventisette , tutti col Dopnus , distintivo che per lo avanti erasi dato ad alcuui di essi soltanto . Quanti poi fossero i non residenti non possiamo desumerlo da' titolarj , ne'