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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   35.
   nome dell' Abbate Cardinale avea ad esso ordinato di non più ingerirsene : che indarno de' Canonici si erano presentati a Giovanni in Napoli, et jam sivit menses tres cum, dimidio , et nuUam liberationem liabuerunt . In^mo , quod deterius est ,. prefatus Reverendissimus Dominus Cardinalis recessit , dictis Canonicis minime expeditis . , Non valentes expensas , et calores estivos in ìiac felicissima Civitate Neapolis substinere ; recursum luibent ad M. V. que fuit principium , medium et fìais ut dictum Beneficium rimanerci penes dictos Canorùcos . Quoniam eie. judicium intrare tioq in-tendunt cum prefato etc. V. M. Jìlio , tanquam oorum Dom'uio . Sìa. altri monumenti si sa ( Fase. 43. ) che a dirimere la questione , Ferdinando nominò arbitri il Vescovo di Aquila e Luca Tozzoli Regio Consigliere , poscia Presidente del S. R. C. ( Afllict. decis. 9G. n. G.-) il laudo de'quali riuscì favorevole al Capitolo e restò corroboralo da Regale placito .
   Quindennj .
   Coli' annessione di S. Atto al nostro Capitolo non intendeva il Fisco Pontificio di perdere gì' introiti , che -avrebbe fatti qualora si fosse continuato a dare individualmente in commenda quella Badìa . E siccome, per punto generale , la durata media della vita de' beneficiati era fissata a quindici anni ; così il Canonico andato in Roma per accudire alla spedizione delia bolla nel 1477• dovè nel giorno 9. Luglio obbligarsi ne' libri della Camera Apostolica al pagamento del Quind ennio . É pare che il Capitolo mal fossa riuscito a parola , non avendo soddisfatto i quindennj del i492- e del 1007. che a' 10 Aprile »5i3. ( Fase. 3. ). Parimente con ritardo soddisfece ad altro maturato nel i5ao. ( Fase. 4- ) forse perchè uu dèbitore più facilmente si assuefa ai carichi annuali che a quelli , i quali importuni gli giungono dopo lungo periodo . Si pretese in appresso che i quindennj si avessero a pagare anticipatamente , ond' è che vi fu sempre un versamento questionato . E perchè questo non si faceva in una sola cassa , ma ne' diversi dicasteri , i quali erano nel godimento di cotali introiti ; perciò le parziali ricevute riscosse avanti le generali quietanze , le contestazioni pel ragguaglio degli scudi d' oro e ile' fiorini di camera colla moneta corrente , la corrispondenza cogli agenti , le citazioni le minacce di censure e di privazione da un canto , e le escusazioni ed i pretesti dall' altro , hanno ingombrato 1' archivio di carte: fra le quali c dispiacevole trovare ( Fase. iG. ) un interdetto fatto affiggere contro il Capitolo , moroso a soddisfare uu quindennio , dal Vescovo , a 2. Marzo 1640. allor che questi era di mal umore per 1' esercizio di giurisdizione , che sarà 1' obbicllo dell' articolo seguente . Quei fasci di carte ci dicono in sostanza che i quindennj furono pagati fino al 1747- e non più oltre : e che ogni quindennio , fra tassa , diritti per la quietanza in regola , agenzìa e porto del denaro , costava un centinajo eli scudi Romani. La migliore eccezione prodotta dai Canonici, quando il Nunzio scrisse a Mpnsig. Sambiase a' 2J. Giugno 17G8. per 1' esigenza del 1762. si fu clic avendo ciascun di loro pagata V annata , proporzionatamente alla rendita e perciò alle rispettive prebende in S. Atto , ncll' ottener le bolle ; se per S. Allo in genere si avesse a sborsare' anche il quindennio , verrebbero caricali non il' uua ina di due annate ( Fase. 4 * • ) •