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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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Giurisdizione di Nereto f e Torcalo.
Per quanto io abbia svolto le carte dell' archivio Vescovile , c per quanto vi avessero e con più impegno altri frugato nelle strepitose vertenze , delle quali abbiamo a parlare ; non si b scoperto ne anche un indizio di giurisdizione , che mai i nostri Vescovi avessero esercitata sopra Nereto , parrocchia di S. Martino ad Gallianum ', e sopra Torano , parrocchia di S. Flaviano In Tòrano ( entrambi una volta monasteri dipendenti da S. Niccolò a Tordino ) fino alla promulgazione del santo Concilio di Trento . L' autorità ordinaria su i due divisati Paesi dagli Abbati regolari di S. Niccolò passò ai Commendatarj , i quali la disimpegnarono per mezzo di Vica-rj chiamati di S. Attone , e dai Comraenrlatarj al Capitolo . Quando nel l66i. si aprì nella Curia il processo beneficiale num. 64- per la cappella della SS. Trinità nella Chiesa di S. Maria della Consolazione in Nereto ; bisognò farlo discendere dal decreto di erezione emanato dal Capitolo a' io. Febbrajo i552. con riserva di patronato ai discendenti dal fondatore Ippolito di Giovanni Ippoliti Castri Nereti , il quale vi è detto in spiritualibus ju-risdictionarins . Si è conservata ( Ar. Cap. fase. 20. ) una lettera del Marchese di Acquaviva , in data di Atri a' 27. Maggio i522. , con cui prega i molto magnifici et reverendi Signori, Amici carissimi , il Capitolo et Canonici della Città di Teramo , a non molestare D. Angelo Preposto di Torano , a motivo clic nòti risedeva ; assicurando che questi trovavasi malato in Puglia , donde tornerebbe a rinfrescata , e che frattanto egli il Marchese avrebbe provveduto clie quel popolo non pati nel ctdto d'unno . Altre pruove non mancano della piena giurisdizione del Capitolo , e fra queste nu' informazione compilala in Nereto nel i525. super absentia Prepositi dirti Castri . in die commemorationis defunctorum : ed un processo per can-sa civile altitato nel i553. avanti Sir Sebastiano Corradi, Vicario del Capitolo , fra Pasquale di Aversa di Nereto e quel Preposto . Ma nulla mette più in chiaro la cosa di una inquisizione , cui andò soggetto D. Cam pi Irò di Giovanni Rocchi di Nereto , imputato di violenta resistenza ai birri di campagna del Tribunale , coli' uccisione d' uno di costoro , e di altro omicidio commesso in persona di Ettore di Bernardino : assoluto e reintegrato nella pristina fama con sentenza di Sir Tommaso Cosmi , Vicario generale de! Capitolo , de' i4- Settembre i56». ( Fast:. 4°- )• i^ire non è da riputare il Rocchi aQhtto innocente , perche impetrò dalla S. Sede la dispensa dall' irregolarità , diretta al Vicario del Capitolo , e percliè durò a rimanere in arresto per disposizione della Regia Udienza . Anche questa emise sentenza ai 19. Agosto i56r. , in cui disse che stante il chiericato del Rocchi e l'istanza del Capitolo acciò ad esso , come a Giudice competente , venisse il reo rimesso con tutti gli atti ; fosse così in cfFctti rinviato all' ecclesiastico di lui Giudice : ben inteso che il prevenuto rimanesse frattanto carcerato in potere del Vicario vescovile , fino a che il Vescovo non dichiarerebbe chi era il Giudice competente , il quale avesse a riassumere gli .atti e procedere di giustizia . Dovè dunque il Rocchi supplicare Giacomo Silverio , onde si compiacesse dichiarare chi era il suo Giudice ecclesiastico , ed ecco il rescritto : Cum sit, per ea qua; nofo's Constant, quod Rev. Capitulurn nostrum Aprutinum sit Judex Ordinarius et com/xitcns in causis et jrersonis spiritualibus et Ecclcsiasiicis prò tempore e nergentibus in castris et terrìs lYe-