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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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( Fase. il. ). Corroborati da sì fatti appoggi , l'Arcidiacono TìucciarcUi e Sir Alfonso Rapinj , tantosto : e Sir Fabio Pellicciatile con Sir Ar/'ilio Capuano nel 1(109. per commissioni del Capitolo , visitarono Nereto e Torano ( n. 47. e 12. ) .
Le riferite decisioni non produssero su di Visconti successore del Montesanto 1' effetto , che i Canonici se ne aspettavano : e doverono accorgersi in fine del male che era ridondato dall' essersi ornai canonizzato per fatto che Pereto e Totano non formassero territorio separato dalla diocesi Apruli-nn , ma costituissero npuena una Prelatura inferiore intra Jines , o perciò di limitate attribuzioni y di odiosa e stretta interpretazione , e contro cui assistevano- al Vescovo le presunzioni e i favori di dritto . Pur tuttavia che il Capitolo durasse ad esercitare giurisdizione costa da due ulfizj del Reggimento di Nereto ; uno de' 9. Novembre 1(109. , col quale provocò il gastigo di Notar Cesare, soprannominato il Pretino : altro de' 22. Agosto 1G11. , con cui avvisò che la gente di Controgucrra dispouevasi ad invadere la Chiesa di S. Savino ( Fase. 72. e 24. ) e dalla contesa se nel lenimento di 'forano 1* erba Luccia dovesse andar soggetta alla decima , portala a cognizione del Canonico Vicario di S. Atto ( Fase. 19. ) . Il ridamo appunto del Preposto di Torano in data de' 3o. Agosto 1610. diretto al Gapilolo , avverso un mandato , che a lui non piacque , sul proposito della decimazione della Larda ( Reseda Lutea o Guadarella ) dimostra clic Monsig. F. Giambattista non sapeva tollerare più di Monsig. F. Vincenzo un anello intermedio divergente e non perfettamente subordinato , da riuscire strano a chi veniva dal chiostro . Trasmise colui copie autentiche di ordini ricevuti dal Vescovo perchè , sotto pena di scomunica , ci non riconoscesse altro Superiore , nè permettesse al Capitolo di visitare quella matrice . Indi proseguì . >> Mi » dicano che cosa io ho da fare , et a chi ho da ubidire , poiché uuo deve » essere lo mio Supcriore , o il Vescovo o il Capitolo , se è il Vescovo io y> ne sono contentissimo , se è il Capitolo io ne sto sodisfatlissimo etc. In-» tanto priego le SS. VV. ad havermi in luogo di fedelissimo Suddito loro, >j et non lamentarsi di me di cosa alcuna , poiché se le SS. VV. non po-» tcrono fare ostacolo al Vescovo che non venisse a visitare Turano questo » Maggio prossimo passato , così anche io non ]>osso far dimeno di non ubi-» dire al Vescovo , et agli ordini suoi , et anco di cotesto R. Capitolo. Con » clic alle SS. VV. faccio umilissima reverenza , priegando loro da N. S. » lunga vita et grandezza >j . I). Cesare Jacobclli di Atri sapeva bene giocare di scherma , e quando scriveva così avea forse ricevuta risposta di Visconti , a cui era ricorso , datata in Acquaratola ai 27. detto , che non ubbidisse al Capitolo, il quale lo avea citalo a comparire per non essersi uniformalo alla decisione sulla controverti la decima : e colla risposta se gli era rimesso un cartone di scomunica contro Gabriele di Battista vincitore nella sentenza del Vicario di S. Allo, sino che bavera sodisfatto et obedito , uTnnào la nostra moni/ione . Erasi a quell' c,>oca già recalo iu Roma Sir Mi t tutina Ma strozzi incaricato a procurare un riparo agi' interventi di Visconti , all'occupazione delle «msc e dell'orto di S. Gctulio , alla ripugnanza dei Frali possidenti di Teramo a 11011 pagar le decime , nè anche per le terre che andavano acquistando , ed all' arbitrio che costoro prendevansi ili tirare alle loro Chiese gli uQizj funebri. Ma a Maiutino, allor che meno se lo aspettava , presto ejasj falla sera , essendo, a quei clic sembra, mprlo in