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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
sesso . Che far potea di più lo sconsolato e solo Arcidiacono ? Lasciò ne fascicolo ii. dell'archivio ( dal quale, come dal Pr. be
n. n. 182. emanano i racconti del presente paragrafo ) una memoria delle sue triste circostanze , dei pieghi , denari e documenti , che se gli erano intercettati , segnatamente di una » copia della Scrittura di accordo fatto tra Monsig. Vesco-» vo Figini ed il Capitolo , sopra la giurisdizione spirituale e beneficj di x> Nereto e Torano : » ed altamente si dolse della malizia della maggior parte de' Canonici , dell' amplissima e sceleratissima rinuncia , che avevano latta ai 25. Novembre 1718. , del tradimento del procuratore di Roma , specialmente nella lettera proposta ai 17. Giugno 1719.
11 boccone riuscì saporito , ed il moderno Giulio non meno sagace de' vecchi Giulj , volle farlo assaporare a suo nipote Ignazio Antonio Ranalli, cui rinunciò ia prepositura : ond' è che senza contrasto toccò alia Datarìa spedir la bolla nel 1727. o poco prima . A più forte ragione anche ad essa toccò spedirla uel 1742. , poiché il secondo Ranalli , rinunciando in favore di Gio. Agostino Mezzucelli, si avea riservata l'annua pensione di cento ducati. Occorse soltanto il consenso del Capitolo , come patrono, prestato con risoluzione de' 21. Gcnnajo . Non per rinuncia , ma pel passaggio al Canonicato della Cattedrale del Mezzucelli , tornò la pressi tura a vacare nel dì 3i. Marzo 176G : e nel medesimo giorno il Capitolo , fra sette candidati , scelse Domenico Massei : cui s' ingiunse di presentarsi al Vescovo per 1' esame , ed approvato che fos«e , di accudire per la capitolare bolla . Monsig. Mazzara , delegando al Vicario gcn. Vito Tafuri la presidenza all' e-same , \olle salvi i diritti competenti o da competere alla Sede Episcopale . Tornato il Massei al Capitolo col documento della riportata approvazione , su gli spedì la bolla agli 11. Aprile ( n. 6. in f. ). Mentre però il Canonico Camerlengo Sir Teodoro Giordani lo immetteva in possesso nel dì 12. Notar Rocchi stese una protesta del Reggimento di Nereto di non volere riconoscere iu Preposto il Massei , dal perchè dovevano essere preferiti i Sacerdoti cittadini agli esteri , nè spettava al Capitolo il jus di elezione ; protesta , la quale non attraversò per ombra colui nell' esercizio di tutte le sue attribuzioni, lino a che gli piacque rinunciare nel dì G. Ottobre 1785.
Di tale rinuncia erasi sparsa una voce prematura , alla quale il Clero e 1' Università di Nereto risolverono di supplicare il Re a rendere Ricettizia quella Chiesa, che decantarono di libera collazione ed in cui si fosse intruso il Capitolo di Teramo ad eleggere ed a bollare . Con Regali carte de' 2. Pehbrajo e 25. Maggio 1782. restò incaricata la Regia Udienza ad informarsi e riferire , intese le parti ed inteso 1' Ordinario . Disbrigata ia relazione , questa con dispaccio de' 2G. Ottobre venne rimessa al Delegato della Recale giurisdizione , che per 1' organo dell' Udienza fè citar le jiarti ad accedere , od a costituire presso lui i rispettivi procuratori. Ivi si piatì lungamente fino al dì 18. Aprile 1783. , quando Kargas-Mac chicca emise favorevole parere all' immemorabile possesso, del Capitolo, rimarcando che le collazioni della Datarìa , sulle quali fondavasi tutta la ragione de' Neretaui , non lo snervavano punto , perchè occasionate dalle regole della Romana Cancellarla , estese ne' [lassati tempi finanche sopra i beneficj di patronato laicale 0 Regio . Essendosi il Re uniformato a sì fatto parere, u emerse il saliente dispaccio , diretto al Preside e Tribunale di Teramo : » In vista di » quanto ha cotesto Tribuuale rappresentato sul ricorso dell' Università e pu-7