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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Si
   10 ha inviluppato in tante liti ed ostilità ; laddove niuna dispendiosa contraddizione ha incontrato per quella della prepositura di Torano , di cui ebbe il dritto soltanto d' istituzione ; essendo quel Castello già feudo degli Acquaviva all'epoca dell'unione di S. Atto. In fatti i testimoni esaminati nel 1478. ( Vedi Cap. LVI. ) compresero la Monacale di S. Flaviano de Turano fra le Chiese , delle quali la famiglia del Duca Giuliantonio godeva , da tempo superiore alla memoria degli uomini , il patronato : e Monacale pur la chiamò il Duca Gio. Girolamo nel presentare al Capitolo Bartolomeo Mezzoprete, ai 6. Dicembre i5gi. ( Fase. x3. ). Basta scorrere il processo beneficiale n. 188. per vedere che il Capitolo , dietro nomine dei Duchi, spedì pacificamente le bolle fino a quella del Mezzoprete esclusive , indipendentemente allatto dalla Curia Vescovile : e da essa in poi in vista dell' approvazione per semplice esame . Non deve riguardarsi come interruzione una sola bolla del 1606. delia Datarìa , perchè derivata dalla rinuncia del Mea-zoprete in favore di Cesare Jacobelli, colla riserva dell' annua pensione di 60. ducati . Anzi essendosi il Vescovo negato ad approvare Flavio Vanni-telli nominato dal Duca Francesco ai i3. Ottobre 1Ò46 ; si ricorse al Papa che rimise 1' affare all' Arcivescovo di Chieti ; la cui Corte , con sentenza de' 19. Aprile i647- approvando il Vannitelli , dichiarò che della prepositu-» ra di Torano il patronato spettava al Duca , 1' istituzione al Capitolo Aprutino . Niun ostacolo s'incontrò nella collazione de' 16. Novembre 1680. per Carlo Feliciani . Ma costui defonto , Cassiani dimenticò il rescribendum e diede egli la bolla a Sante Gaspari ucl 1696. Ma e ( se non altro ) la composizione del gran litigio transatto con Figini-Oddi ? Le teste di ferro non si piegano per forza di ragioni . Dopo il governo del Calabrese giunse
   11 Capitolo a rimettersi nel possesso dell' istituzione , non già della percezione dell' annuo canone di sci carlini in signum subjectionis : e sue sono le bolle 1. per Saverio Cornice , dopo la morte del Gaspari , a nomina del Viceré e Consiglio collaterale , stante conjiscatione Status Madras et Julice Novce^ de'23. Luglio 1717. 2. per Marcantonio Cornice , a presentata del Cardinale Trojano procuratore del Duca Domenico, de' i3. Settembre 1740» 3. de'29. Maggio 1762. per -Antonio de Ascentiis scelto dal Re coli'organo di Andrea Sanseverino Amministratore ed Udilor generale del devoluto Stato; e 4- per Giuseppe Arcieri parimente indicato da S. M. col mezzo di Gianberardino Delfico Amministratore ed Uditore come sopra , la cui bolla capitolare ha la data de' 28. Giugno 1783. Trasferito X Arcieri alla pievanìa di Civitella , vociferavasi che Niccola Salutanzj nominato ' in successore dal Re fosse stato già bollato e posto in possesso da Pirelli ai 28. Novembre 1797. Il Capitolo fece esibire alla Curia un'istanza protestativa da Not. Doinenicantouio Grue sette giorni dopo ( Fase. 26. ) . Cosa pretendereste di più da un Corpo morale ? Aspettereste eh' abbia frapposto alcun rimedio dei deboli all' istituzione di Giovila Romaiu successore del Salutamj nel 1828. ?
   Altre collazioni , derivate dalT unione di S. Atto , perdute.
   Quante Chiese del Regno e delle Marche fossero soggette una vo!t$ a S. Niccolò a Tordino , il dedurremo da uu diploma di Clemente III. nella Cronica di quell' iusigne monastero . Molte però ne doverono andar perdute