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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   glior causa , i «ci tacciarono di novità e di abuso il passaggio dal coro in •agrcstia , dai a. Novembre a Pasqua, benché smentiti dagli altri due, uno de'quali D. Berardo Ciotti contava 42. ann> di servigio. Fu lesto tassiani a dar Cuora un ordine perchè giornalmente si ullìziasse nel coro , cui i Canonici non diedero retta . Se ne prevalsero però i dissidenti , onde si vide , durante 1' inverno , recitarsi le ore canoniche simultaneamente nella sagrestia e nel coro. Si rinnovò lo scandalo in Novembre 1713. ad onta die il Vescovo , in vista di una lettera della sacra Congregazione , avesse un[>osto ai sci di riunirsi ai Canonici ed ai due colleghi in sagrestia , e di sedervi nei banchi consueti , sotto pena di scomunica ipso facto da incorrersi . Tale formidabile pena ne scosse uno , ma non valse a scuotere i cinque più temerarj , i quali colla censura in collo continuarono a recitar soli 1 uffizio nel coro , lino a che non li sbandò una seconda lettera della Congregazione , de'3. Febbrajo 1714. La costruzione del nuovo coro nel 1748-cd il trasporto alla nostra sagrestia del coro di S. Matteo nel 1811. han jtfwcia dato campo ai Sopranumerarj di avere sedili fissi , nel primo con bracciuoli e genuflcssorio , nell' altro col solo gcnuflessorio .
   Se al Lettore piaccia riunire il qui detto a quanto si è esposto altrove, ed a ciò che avrà a cennarsi nell' articolo Cura delle anime ; altro non gli resta ad aspettare , in ordine alle più clamorose brighe dal nostro Capitolo nei Fori sostenute , fuorché la memoria di due più recenti contese . La prima con Monsig. Giovanni Barba Vescovo di Bitonto , qual Rettore di S. Giovenale , di S. Savino, e di tutti gli altri semplici benefiej di patronato già feudale in Bellante , intorno 1' appartenenza del decimarlo nelle contrade Vore-Mancine e Pianecce da Sole nel lenimento di Bellante , ma vicino la strada dividitrice i due territori . Il giudicato di Monsig. Furietto A. C. fu al Capitolo favorevole nel 1738. Passata la causa in Rota , per rescritto della Segnatura da Barba impetrato , essa con sentenza B. P. D. Beaufort de Canilliac. Ven. 23. Junii 17/2. diede al Capitolo la manutenzione del possesso . In grado di appello si passò quindi a disputare an sententia Rotalis sit confirmanda , vel hifìrmanda : e parimente a seconda del Capitolo sorti nuovo giudicato a' 28. Febbrajo 1743. Rimaneva al Barba tentar la sorttf in petitorio , ma pensò bene a rinunciarvi : coni' io rinuncio alle particolarità di ulteriori questioni anche trattate in Rota , avanti Monsig. Bussi Commissario , per la liquidazione delle spese e delle decime ingiustamente percepite dal 173». al 1744 : Pur decise a danno del Barba ai 3. Luglio 1748. ( Fase. 43- )• L'altra contesa degna di rimarco arse nel 1781. e 1782. col Preposto di Miano , sulla spettanza del decimano nella contrada di Lemenzano o Sementano , ed in specie sulla decima del colono di un terreno della stessa prepositura . Il Capitolo dimostrò che il suo contorno stendevasi lino al colle di S. Silvestro , e che di là da questo continuava il decimano dei due benefiej di S. Pietro annessi alla Penitenzieri» , non già quello del Preposto-curato . Costui ebbe torto prima nella Corte del Regio Governatore , di poi nella Regia Udienza ( Fase. 28. ) . Ugual dritto alle ragio.ii del Capitolo ha testé fatto il Tribunale Civile , in smagliante litigio . Se il decimano «le' Canonici , oltrepassando i confini della cura di Teramo , penetra in quella di Miano ; ciò è per 1' antico territorio di Bitetto ed a motivo del beneficio di S. Maria a Biotto loro incordato .