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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
Eredità , e Legati più notabili .
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Il nobile Girolamo di Giovanni de Ancona cittadino di Teramo , più non avendo figli, con testamento del i. Agosto 1541• Noi- Gio. Filippo Jracinto , nominò erede universale il Capitolo : ma costituì tanti legati ad altre Chiese ed ai suoi parenti , che credo altro non si l'osse ritratto di buono se non la cappella di S. Gio. Battista al Cimitero , patronato del testatore : di cui dote erano la casa convertita in locanda , a levante del palazzo comunale , ed un terreno , che i nostri antecessori si ftceio lccito alienare per 713. ducati , garantiti alla cappella colla sostituzione di un fondo in S. Alto ( Fase. l\. ) . Si adempie il peso a questa annesso di una Messa in ogni Lunedì .
Il Dot. Felice Camponesclii con testamento mistico , consegnato a Not. Gio. Soluzio Urbani ai 28. Gennajo 1671. istituì crede il Capitolo in tutt'i suoi beni , nella maggior parte ancora indivisi col fratello Stefano , fra i quali è il molino a Torchilo , fuori Porta Aloisia ( così vi è chiamata la porla di S. Giuseppe ) dalo in enfiteusi , anche in comune cogli eredi di Stefano , ai 28. Agosto 1726. con istipulalo di Not. Dionisio Urbani . 11 testamento crasi aperto ai 23. Marzo 1O91. essendosi forse aspettala la morte della vedova usufruttuaria . E da allora il Capitolo si addossò il peso di una Messa in ogni festa di precetto nell' altare della Concezione , nell' Oratorio di S. Rocco alla Cattedrale ( Fase. 17. ). Ebbe Felice lo stesso riguardo alla congregazione della Concezione di Gentiluomini e Dottori in S. Rocco , che avea avula il suo complalcario Gio. Domenico Urbani , il quale fondando due cappellanìe nella Chiesa di S. Bartolomeo ( Not. Febo di Febo , 18. Maggio 1649. ) avea ordinato che uno dei due Rettori , fino a quando delta congregazione stesse in piedi , vi fosse andato a dir Messa ( Pr. ben. n. 368. ) . Congregazione de' Nobdi vien essa appellata nel testamento di Gio. Berardino Delfico del i655. Not. Gio. Valenti.
I Legati , de' quali ho rinvenute sicure memorie nel fastidiosissimo spoglio dei due ecclesiastici archivj , sono stati di Sante Ciccavilli, che lasciò il capitale censo di cento ducali , per una Messa in ogni Sabato in aliare privilegialo. Not. Gio. Agostino Coletti, 23. Agosto 1G20. Di Mattia CicCavilli di lui figlio , il quale per una Messa quotidiana assegnò il terreno con casa in contrada del Monte teninicnto di Ripallonc , dato in affitto ad meliorandum ai Sigg. Pistilli , con istrumento di Not. Pasquale Pistoc-chi de' i3. Settembre 1801. E perche anche Mattia volle che 1' altare fosse prìvdegiato , e tal era quello di S. Niccolò degli Albanesi ; sì fatto Legato nella noslra (abella vien detto degli Albanesi . Di Gio. Luca Mezzucelli , che nel i638. legò un oliveto di due moggi in contrada de' Cavi, per due Messe a settimana , con ragione ridotte ad una in ogni Lunedi . Di Desiderio Carosi di Auiatrice , Medico casato in Teramo con Francesca Consorti , in cui suffragio volle che il Capitolo assumesse 1' obbligo di una Messa nei Venerdì nella cappella del Crocifisso , e di un anniversario , mediante donazione di una casa con orto nel quarto di S. Leonardo e di un podere in contrada di Ginibleto , accettato dal Capitolo nel 1649. La casa è identica a quella ceduta in enfiteusi al Sig. Polidoro Bernardi ai 28. Apiile 1795. per istrumento di Not. Domenicantonio Grue . Dell' Arcidiacono Ottavio Massei che assegnò ducati cento censiti , per unajtfcssa cantata votiva