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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 4
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1834, pagine 340
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qualibct hebdomada inserviat diebus fer'uxlibus , exceptis dicbus Cincrum , tolius hebdomadcc majoris etc. Con altra decretazione della stessa data restò invertito 1' orario antichissimo del Coro , inserito nel titolo 9. del Sinodo di Scorza , ed il solito di convenirvi due volte in ogni mattina. Mandamus ut Chorwn ingrediantur Canonici duabus horis cum dimidio ante meridiem , vel pluribus , juxta sacras functiones pcragendas , ut pcrsolvant sino in-terruptione Divinum ojjicium usque ad nonam inclusive , vel Missam con-ventualem etc. Ne autem istiusrnodi disposino ajjiciat Publico , quoad so-nitum campanarum ( delle tre squille indicanti il Matutino , ora divenute segni vuoti di verità ) mandamus ut servetur s.olitum : veruni ut dignosca-tur a Canonicis bora , qua convenire debent ad Chorurn , pulsetur media hora antequam ingrediatur in Chorum , quadraginta ictibus campana media etc.
Nel citato Tesoro di risoluzioni avvi altro responso , che ci riguarda . Divenuto cieco il Can. Gio. Giuseppe Caresti , il Capitolo intendeva accordargli le quotidiane distribuzioni , ma non il lucro risultante dalla multa degli assenti volontarj : e pretendeva eh' egli soffrisse il carico delle Messe conventuali , pagando il Canonico iu vece sua celebrante . Portata la questione alla Congregazione suddetta , fu deciso ai rj. Giugno A pralina servitii Chori che al Carcsti si dovessero distributiones quotidiana; , etiam provenientes ex Canonicorum fallentiis : e eh' ei non fosse tenuto a subire il peso delle Messe conventuali ( tom. 19. p. 5g.
Cura delle anime .
Nulla di più stabile che la cura delle anime della Città e del suo primitivo territorio sia appartenuta al Capitolo : e nulla di più istahile del modo, con cui questo 1' ha esercitata. Promiscuamente tutt' i Capitolari : ciascuno per una settimana : un Canonico curato con alcuni coadjutori non Canonici : due , tre , quattro Canonici concurati, ora in solido, ora con separati sestieri ; ecco le incessanti variazioni , che dalle vecchie carte deduconsi . Che il peso della cura gravitasse sull' Arcidiacono , non meno che sui Canonici ; ciò è verissimo . In due registri di matrimonj , i quali dal j5y6. vanno al i592-., si scorge che ne' primi anni era Curato 1' Arcidiacono Gio. Maria Bucciarelli, di poi Sir Filippo Bucciarelli , ed in ultimo Sir Giulio de Colie ' Curatore de la mità in quà giù de la Città, cioè del Seste-u rio di S. Maria , S. Croce , S. Antonio , e S. Leonardo *> . Ma che per questo esempio , per consimili di Antonio Cariceno immediato predecessore del Bucciarelli, e per la bonomìa di Giacomo Ricciante creato e morto Arcidiacono entro il 1619. i Canonici, sullo spiiare del 1622. si fosscr fatti a sostenere seriamente contro 1' Arcidiacono Silvestro Giuliani che il peso della cura gravitar dovesse unicamente sopra di lui ; ciò meritar doveva , come meritò ai 26. Maggio 1623. dalla Curia di Visconti sentenza : cui ani ani-marum spedare ad Rev. Capitulurn Aprutinum , eamque /ore et esse continaandam et exercendam , prout haclenus fuit exercitata , a RR. Canonicis , vel ab aliis idoneis Curatis , cligendis sumptibus totius Capi-tuli , in quibus teneatur etiam contribuere D. Archidiaconus , tanquam attui de Capitulo , prò rata decimariun , qua; ab ipso percipitur . Dojk» quest' epoca trovasi abitualmente un solo Canonico curato . Indarno il Vica-